1. Incredibili e favolosi momenti


    Data: 27/03/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’uno nelle braccia dell’altro, l’uno tra le gambe dell’altro, l’uno nei pensieri dell’altro.
    
    Al mattino presto il sole alto ci sorprende, io mi tiro il lenzuolo sulla testa e ti copro di baci, di carezze mentre tu sonnecchi prendendoti tutte le mie coccole. Io ti risveglio con un’erezione che voglio avvolgere nella tua bocca, io so molto bene quanto tu adori sentirtelo in bocca, capti il mio ardore facendomi provare il massimo piacere. Dopo una colazione con i fiocchi io ti propongo una passeggiata in riva al lago, adesso c’&egrave fresco, l’aria &egrave pulita, i colori sono nitidi, l’acqua &egrave piatta. Camminiamo parecchio, tu in compagnia del tuo telefono, io dei sassolini che si presentano sempre diversi ai miei piedi. Finalmente hai chiuso l’ultima chiamata e ci ritroviamo in quel posto particolare, dove il lago fa un piccolo golfo che non si vede dalla strada. Il lago &egrave deserto in questa stagione fredda, io mi sfilo gli stivaletti e m’avvicino alla riva, v’immergo i piedi, sento un brivido di freddo, ma questo fremito scatena in me un desiderio inatteso e insano. Sembra che tu mi leggi nel pensiero, allunghi una mano quasi per trattenermi, ma io sono già dentro. Come una sirena attirata dal luogo di nascita m’immergo in quel lago placido così vestita, immergo pure la testa girandomi verso di te. Tu scuoti la testa, stai squadrando guardando una pazza, io sparisco sott’acqua e quando riemergo ho nelle mani i pantaloni che appallottolo e lancio verso la ...
    ... sponda con l’intento di colpirti. Ora lancio la camicetta, getto gli slip e il reggiseno, poi mi porto verso l’approdo sempre immersa nell’acqua. Io ti esamino con desiderio, in giro non c’&egrave nessuno, emergo dall’acqua nuda per cercare te. Tu continui a scuotere la testa, ma intanto ti spogli, mi dai della scema, frattanto mi baci sussurrando:
    
    ‘Lo sai che così ci ammaliamo?’.
    
    ‘Sì, lo so. Meglio ammalarsi vivendo un sogno, che continuare a sognare, ammalandosi comunque’.
    
    Io t’abbraccio forte, ti voglio come non mai, mentre i miei capelli bagnati grondano. Nonostante tutto quel freddo intorno, in quell’istante desidero solo te. Penetriamo nell’acqua così come farebbero due pesci, stretti come due meduse, pazzi come due cavalli. La sensazione incredibile del tuo cazzo che s’adagia nell’acqua, io squadro quell’attrito liquido, tu schiavo indiscusso delle mie fantasie riesci a regalarmi emozioni fortissime. Appena tornati a riva scopri con piacere che nella sacca avevo già messo teli e abiti di ricambio, stretti ritorniamo in albergo con l’intenzione di buttarci nella sauna e così facciamo. Il nostro momento &egrave agli sgoccioli.
    
    Un impacciante e ingombrante silenzio avvolge la camera mentre prepariamo i bagagli, in viaggio parliamo poco e ci tocchiamo molto. Io scendo dalla tua automobile accarezzata dal tuo sguardo, assaggiata dalla tua mano. Al momento mi domando: si &egrave più appagati nel fare un regalo o nel riceverlo?
    
    Il bacio che ci diamo nel salutarci ...
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