Incredibili e favolosi momenti
Data: 27/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... in sobbalzo per gli sforzi, al presente i nostri sessi si cercano bramandosi e frugandosi a vicenda: consumiamo lì fra i cespugli, tra gli arbusti e le foglie d’autunno il nostro appassionato e poderoso ardore. Osservo distintamente che quell’amplesso è un poco selvatico nei modi, un poco rude, un po’ violento, ma unico nuovo e trascinante nel suo genere, giammai vissuto prima d’ora, perché tu mi penetri con forza, io ora non mi dibatto più se non per l’eccitazione che mi pervade scompigliandomi tutta. Dai movimenti della mia testa tu riesci a intuire quanto piacere sto provando, mi mordi una spalla, io gemo ma non dal dolore. In seguito ci ricomponiamo, insieme raggiungiamo la meta mano nella mano e ci godiamo il panorama: la meta era veramente a non più di duecento metri di distanza.
Riscendiamo il sentiero, adesso ci concederemo un poco di riposo, in camera ci facciamo la doccia insieme sempre stuzzicandoci. Dopo scendiamo giù nella piscina, due tuffi e alcune bracciate per stemperare tutta la situazione. Che fortuna che non ci sia nessuno, dentro l’acqua ci dedichiamo ad altre tenerezze, trascorriamo più di un’ora a ritemprarci. Ben presto ripenso a qualche ora prima quanto accaduto nel bosco, alle intense e novelle emozioni che ho sperimentato, cerco nel tuo sguardo quell’uomo selvaggio e ci trovo al presente un uomo amabile, attento e gradevole che mi porta la tisana alla liquirizia ricordandosi i miei personali gusti.
Il tempo gradualmente passa, si ...
... è fatta l’ora di cena, io ho prenotato in un ristorante ricercato della zona. Saliamo nella camera per prepararci, ti rivesti in un attimo, mentre io amorevolmente ti contemplo: tu con quella camicia verde petrolio e quei jeans neri mi fai proprio perdere la ragione. Quando esco dal bagno riesco a sbalordirti, perché attualmente porto indosso il vestito di Mariella Burani. In verità mi sono fatta aiutare dalla sarta copiando la foto che avevi pubblicato, per l’occasione indosso però una versione color nero-argento, perché t’ho fatto scegliere senza sapere a che cosa mi riferivo.
La cena è piacevole, il locale interessante, il vino è ottimo, tuttavia non esagero perché voglio esserci tutta per il dopo cena. A dire il vero ci ubriachiamo di parole più che d’altro, per il fatto che mille cose da svelarci. Compiamo un breve giro in riva al lago di notte e ci ritiriamo, in camera siamo caldi e passionali, io ti chiedo di metterti nella poltroncina e sparisco in bagno, perché ricompaio con una maschera di piume nere e grigie, coperta da un lungo mantello nero, con in mano una lunghissima stola di velo nero. Alla musica ci hai già pensato tu. Io volteggio intorno a te, ti sfioro con il mantello poi mi metto di fronte a te, dopo faccio passare la lunga sciarpa sulla trave di legno e la lego nel mezzo del letto. è il mio sipario perché si divide in due, è il mio palo, è la tua mano. Tu non potrai toccarmi, perché soltanto quel velo mi toccherà e mi ...