1. Sesso in ufficio - secondo capitolo


    Data: 24/03/2019, Categorie: Etero Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... avanti la sua passera bagnata. Leader si masturbò il membro per qualche istante e poi avvicinò la bocca cominciando a leccare a gran colpi di lingua la passera della mamma di Marina. Malgrado la differenza di età e del colore dei riccioli del pube, il giovanotto ritrovava lo stesso gusto della vulva della figlia anche se molto più forte. Ormai arrapato al massimo, le strappò quello che restava degli slip e, dopo averle sollevato in alto le cosce, immerse la punta della lingua dentro l'ano dilatato. Il naso schiacciato contro la sua passera molle e bagnata, le narici infilate dentro le grandi labbra, la lecco a lungo inebriandosi di quei forti odori di femmina. Poi si sollevò per far mettere Marta in ginocchio, in faccia alla foto di Marina e del marito. Quando la penetrò dal dietro, con la sua enorme verga, la donna si lasciò sfuggire una specie dì rantolo gridando:
    
    ”Infilamelo bene. Mettimelo dentro tutto... Voglio sentire i tuoi coglioni battermi contro il culo...”
    
    Invece di ubbidire, lui le aprì le natiche e le infilò un dito nell'ano girandolo e rigirandolo dentro quel foro plissettato mentre continuava a chiavarla con vigorosi colpi di reni in fondo alla vulva grassoccia.
    
    “Dimmi che sei una puttana. Dillo, puttana!”
    
    “Si. sono una puttana. Mi piace il tuo cazzo, mi piacciono le tue palle, e. e anche il tuo dito nel mio culo.. Il tuo è il più grosso cazzo che abbia mai visto...”
    
    Ma non riusciva più a concentrarsi. Si stava facendo chiavare sul letto della ...
    ... figlia mentre questa la fissava dalla foto. L'enorme verga di Leader le distendeva completamente la vagina. Il suo ventre ribolliva.
    
    “Voltati, puttana.”
    
    Lei ubbidì subito e il suo giovane amante le alzò le cosce il più in alto possibile dicendole di restare immobile e poi le puntò l'uccello davanti al buco spalancato e palpitante del sedere. Oscenamente esposta, la donna cominciò a piagnucolare:
    
    “Che fai? Sei pazzo! Ce l'hai troppo grosso! Mi spaccherai in due...”
    
    “Non ti ho ancora inculata, ma c'è un inizio per ogni cosa.”
    
    “Oh no! No!”
    
    Sordo alle preghiere di Marta, il giovanotto spinse in avanti i fianchi e il glande si introdusse nell'ano. Lei lanciò un urlo di dolore e strinse i denti, incapace di trattenere le lacrime. Lui la teneva quasi sollevata dal letto, impalandola con la punta della sua verga grossa e dura.
    
    “Ooohhh... Solo la punta...Prometti... Mi fa troppo male...”
    
    Anche questa volta, Leader non stette ad ascoltarla ma spinse ancora di più infilandosi nei suoi intestini fino alla metà del fallo. Era molto stretto, là dentro, e il giovanotto capì che avrebbe eiaculato molto presto. Cominciò a muoversi lentamente in quel condotto che gli avvolgeva l'uccello come in una guaina di velluto umido. L'interno era caldo e lo sfintere si contraeva ad ogni affondo aumentando il suo godimento.
    
    “Apri gli occhi, puttana e guarda la foto di tuo marito!” le gridò a un certo punto con un tono che non ammetteva replica.
    
    “No! Mi vergogno troppo... E poi ...
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