1. Sesso in ufficio - secondo capitolo


    Data: 24/03/2019, Categorie: Etero Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... vizioso le ordinò di scendere e di seguirlo.
    
    Quando però arrivarono nella camera della figlia, lei si fermò di botto.
    
    “Stenditi sul letto, vecchia troia e levati le mutandine e il reggipetto.... tieni solo le calze.”
    
    “No, Leader, qui no! È la stanza di Marina.”
    
    “Appunto, ci divertiremo di più. Anzi, ho ancora un'altra idea. Aspetta un momento...”
    
    Marta era paralizzata. Come avrebbe potuto farsi chiavare li, su quel letto, con la foto del suo ex marito in bella mostra sul comodino della figlia? Leader, intanto, era andato a frugare in un cassetto dell'armadio e aveva tirato fuori un paio di mutandine, un paio di mutandine di Marina!
    
    “Infila queste e alla svelta!”
    
    “Oh no! Non posso... Andiamo in salotto o in camera mia.”
    
    Lui le si avvicinò con il volto irato e le mollò un ceffone ancora più forte del precedente. Piangendo, Marta tentò di infilarsi quelle mutandine di cotone bianco, ma Marina era molto più magra di lei e lo slip riuscì a coprire solo a metà le sue natiche grassocce.
    
    Subito, Leader la spinse sul letto con la schiena e si mise in ginocchio fra le sue cosce aprendosi la patta dei pantaloni. Con un gesto brusco estrasse la verga eretta, enorme e con il glande già scoperto. Marta ebbe un brivido di aspettativa.
    
    Succhiami il cazzo, puttana!”
    
    Marta si drizzò sui gomiti. Nel movimento, le mutandine troppo piccole si lacerarono in parte. Leader si impossessò dei grossi seni della donna, godendo della vista dei peli del suo pube che ...
    ... superavano lo stretto elastico delle mutandine bianche.
    
    “Non toccarmi con le mani e alza le braccia in alto!”
    
    le ordinò implacabile. Lei ubbidì. L'odore della traspirazione che la donna emanava da sotto le ascelle lo erotizzò. Sempre più eccitato, il giovanotto guardava il volto pesantemente truccato dell'amante, le palpebre cariche di mascara, la bocca troppo rossa così come le sue gote. Marta si sporse in avanti e gli afferrò il pene eretto con le labbra inghiottendolo poi nella bocca. Subito, cominciò ad aspirarne il glande titillandolo, con la punta della lingua, sul meato dilatato. Quella verga era così lunga che non poteva infilarsene in gola più di metà. Respirava con il naso, a fatica, gli occhi chiusi, cercando di non guardare la foto della figlia e del marito, in bella mostra sul comodino. Leader le ordinò di aprire gli occhi - voleva, in questo modo, umiliarla ancora di più, e poi la spinse di nuovo con la schiena contro il materasso. Allargandole le cosce, ammirò quella passera schiacciata dal tessuto troppo stretto delle mutandine poi, dopo un istante, estrasse un coltello di tasca e, sotto gli occhi spaventati di Marta, afferrò la stoffa degli slip e la tranciò di netto. Sentendo il freddo della lama sulle grosse labbra della sua passera, la donna si lasciò sfuggire un grido.
    
    “Oh... Leader. non farmi male!”
    
    Lai rise, mentre le mutandine restarono aperte dalle natiche all'elastico, fin sotto il sotto il pube. Lei ubbidì piegando la schiena e spingendo in ...
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