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Storie di Tardone
Data: 20/03/2019, Categorie: Feticismo Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
... si rizza di nuovo come se volesse salutare. “Ora però -riprende la nonna- bisognerà che ti trovi una ragazza della tua età a cui dare quell'anguilla”. “Io credo di essere timido nonna” provo a giustificarmi. “Non mi parevi timido un momento fa mentre me lo facevi uscire dalla bocca”. Scuoto la testa “Nonna con te è stato diverso... Ma una donna estranea. Non so... Ci vorrà un po' credo”. “Allora aspetteremo” sorride la nonna e tutta nuda se ne va “Vado a mettermi qualcosa di pulito”. Io resto solo in bagno con i vestiti di nonna pieni della mia sborra. Li raccolgo e li metto nel cesto. Che bello, che bello. Non sono più vergine e mi sono fatto una scopata da paura. Salgo anche io di sopra ancora nudo perchè ho di certo bisogno di fare una doccia. Allungo la testa in camera di nonna “Nonnina vado a farmi una bella doccia” dico quando mi accorgo che lei è ancora nuda, sdraiata sul letto e mi fissa. Ha ancora le calze che la rendono più sexy e dalle gambe accavallate vedo la sua gnocca pelosa e invitante. “Ricordati George che finchè vorrai aspettare la tua nonnina ci sarà sempre”. Le sorrido. “Si nonna, grazie nonna, sei fantastica nonna”. Entro in camera. Scivolo sul letto e mi struscio accanto a lei. La nonna è sotto di me, il cazzo è di nuovo durissimo. Con un unico colpo le scivolo dentro. Stavolta non mi dice neanche di fare piano. “Tutte le volte che vorrai ricordati che la nonna è qui” sospira lei mentre la mia asta le ...
... entra dentro fin nelle viscere. “Si nonna... Grazie nonna” sospiro felice e la scopo come un matto senza freni ancora una volta.... In una tranquilla domenica di primavera Benji passeggiava per il parco solo. Non erano molte ore che stava a secco ma per lui erano già troppe. Sarebbe stato fantastico trovare una bella ficona che gli succhiasse qualche litro di sborra pensava dubitando molto della cosa. E invece ne trovò addirittura tre. Ma non erano molto fighe, anzi tutt'altro, erano parecchio bruttarelle nonché mature. Erano badanti rumene. Una era bruna, magra e aveva almeno cinquantanni, la seconda era bionda rotondetta e ne aveva almeno quaranta, la terza però era la migliore, doveva pesare almeno 150 chili di cui almeno venti sulle tette. Un vero cesso di faccia ma con quei due siluri sul davanti ci fece poco caso. Le tre se ne stavano su una panchina a confabulare tra loro. Da subito non lo notarono ma lui invece notò loro. La bruna cinquantenne, che in seguito avrebbe scoperto chiamarsi Olga aveva una gonna decisamente corta e le sue cosce erano uno spettacolo fasciate in un collant nero velatissimo. Fissò le cosce, Olga studiò lui, lui sorrise, lei anche. Poteva avvicinarsi e strapparla alle amiche. Da come la rumena fu lesta ad attaccar bottone non pareva un problema. Doveva aver capito subito a cosa mirava e non pareva dispiacergli affatto. Ma più parlava con Olga e più fissava i tettoni della cicciona che seppe poi chiamarsi ...