Qualcosa che non ti aspetti - 2
Data: 19/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... dispiace, Mimmo, non potevo immaginare…”, disse Renzo, prendendogli la mano.
“Nessuno può immaginare… solo chi le vive queste cose e le paga, un giorno dopo l’altro. E poi sei arrivato tu…”
Renzo gli strinse la mano ancora più forte e chiuse gli occhi, aspettandosi chissà quali rampogne.
“Sei arrivato tu… e mi hai costretto a mostrarmi come sono… e non hai riso di me, non mi hai preso in giro…”
“Ho fatto di peggio…”
“E’ vero… - e sorrise Mimmo – ma mi hai salvato la vita. Mi hai strappato dalle mie malinconie, mi hai fatto capire che non potevo addossare a me stesso o ad altri la colpa di essere come sono… mi hai fatto capire che è stupido incaponirsi a desiderare cose che non si possono avere… che è stupido continuare a rimpiangere una vita normale con una donna che non posso amare. Ma ho capito anche che ci sono altre cose che posso avere, ho capito che non per questo mi sono preclusi certi piaceri… Devo solo riprogrammarmi…”
“Grazie, Mimmo…”, mormorò Renzo.
“Di cosa?”
“Mi hai liberato da un senso di colpa, che mi stava straziando.”
“Capisco… ma stai sereno, hai solo ucciso la mia vecchia vita…”
“Sei fantastico…”, disse Renzo, fissandolo negli occhi.
Mimmo fece spallucce:
“Sono solo io… - e poi inaspettatamente - Ti va di rifarlo?”, chiese.
“Accidenti, se mi va!”, si ringalluzzì Renzo.
“Stavolta lo facciamo bene, però…”
“Sì…”, disse Renzo e lentamente si chinò a sfiorargli le labbra con le sue.
Indugiarono entrambi un ...
... momento, poi le labbra si aprirono e le lingue si incontrarono… timorose all’inizio… esitanti… ma ben presto avvinghiate in una folle danza d’amore.
Renzo, intanto, aveva strattonato via il lenzuolo che li copriva e già infilava le mani sotto gli slip di Mimmo a sfiorarne il sesso delicato. Mimmo fremette a quella carezza indiscreta, ma non più nuova, e allargò le gambe per fargli capire il suo gradimento. E Renzo capì… del resto, non era certo un novellino. Ma novellino non lo era più neanche Mimmo, che infatti dopo un poco:
“Leccami… - sospirò – come hai fatto oggi…”
“Quella è la mia specialità…”, ghignò Renzo e, scivolatogli fra le gambe, gli sfilò gli slip, poi si accucciò e immerse la lingua nel suo sesso fremente.
Mimmo sospirò con aria beata: lentamente stava entrando nel suo nuovo mondo. Infatti:
“Voglio farlo pure io. - disse ad un tratto – Voglio leccarti pure io…”
Renzo sollevò la testa stupito e subito un sorriso gli irradiò il volto:
“Non osavo sperare che me lo chiedessi.”, fece e si tolse in fretta gli slip, sfoderando un uccellone turgido da far invidia a tanti.
Gli si pose quindi sopra a sessantanove e riprese il suo appassionato lavoro.
Mimmo rimase un attimo sconcertato alla vista di quel grosso organo mezzo scappucciato, che gli penzolava sulla faccia. Certo, sapeva benissimo come era fatto un cazzo, ma era la prima volta che ne vedeva uno in carne e ossa, duro e a pochi centimetri dalla sua bocca; era la prima volta che ne sentiva ...