Qualcosa che non ti aspetti - 2
Data: 19/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
Durante la cena e poi, durante la breve passeggiata, sembrò che il clima si fosse rasserenato fra loro due, in realtà entrambi si rendevano conto che c’era qualcosa di non detto che li impacciava, che li faceva parlare a pezzi e bocconi, a sì e no. Si ritirarono presto in camera: erano stanchi del viaggio e stressati da quanto era successo nel pomeriggio.
Si spogliarono senza guardarsi e si infilarono sotto le lenzuola alle due estremità del letto, coprendosi bene col lenzuolo, nonostante facesse caldo. C’era il climatizzatore, è vero, ma a nessuno dei due piaceva l’aria condizionata, per cui la tenevano accesa giusto quel minimo da smorzare l’afa.
Stavano per spegnere le abat-jour e rannicchiarsi ognuno nel proprio angolo, quando, esasperato, Renzo raccolse tutto il suo coraggio e:
“Senti, Mimmo, - disse – parliamone, per favore. Sono stato uno stronzo, oggi, lo ammetto e sono pronto a chiederti mille volte scusa. Ho commesso un’azione inqualificabile, ma parliamone, non lasciamo che resti del rancore fra noi. Per me, sei un amico troppo importante…”, e intanto era scivolato sotto il lenzuolo, facendoglisi più vicino.
Mimmo si volse a guardarlo, un sorriso triste gli si era disegnato sulle labbra.
“Non potrà mai esserci rancore fra noi… soprattutto dopo quello che è successo.”
“Cosa vuoi dire, che per te non è niente quello che è successo?”
“Tutt’altro. Ascolta, Renzo, ho passato i venticinque anni della mia vita nel terrore… terrore che gli altri ...
... scoprissero la mia mostruosità…”
“Ma quale mostruosità? Mimmo, per favore…”
“Sono un uomo con la figa, Renzo! – disse Mimmo con amarezza – non è una mostruosità, questa? Vuoi chiamarla anomalia? Chiamiamola anomalia, tanto non cambia niente: ho una figa, proprio dove tu… tutti gli altri avete l’uccello!
Non sono come te… non sono come gli altri. Credi che se mi vedessero, non scoppierebbero a ridere tutti quanti, che non mi prenderebbero in giro? Un tempo, quelli come me li chiudevano nei baracconi… e la gente pagava per vederci e riderci addosso…”
“Non sono più quei tempi. Mimmo.”
“Lo so… e infatti i miei non mi hanno venduto ad un circo… ma ciò non toglie che si vergognassero di me pure loro e non vedevano l’ora che me ne andassi.
Ho passato la vita nel terrore che gli altri capissero… da piccolo mi imbottivo le mutandine con i fazzoletti, per far sembrare che dentro c’era qualcosa… Vi ho invidiato… Oh, Renzo, non immagini quanto vi ho invidiato… anche te… Vi ho invidiato perché nessuno vi ha tolto niente… perché avete tutto quello che dovete avere… perché potete andare con una ragazza… come avrei voluto pure io… Perché non sono una donna, Renzo! Ho la figa, ma non sono una donna, non mi sento sento una donna! Sono un uomo come te, ma non lo sono… non posso esserlo. Freud deve aver pensato a me, quando ha parlato dell’invidia del pene… L’invidia del pene… che tragica beffa! L’invidia e la paura... queste sono state le compagne della mia vita, Renzo.”
“Mi ...