1. Senza Pietà cap. 1


    Data: 08/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    Sydney sentì la puntura della zanzara nella delicata piega delle natiche, in cima alla coscia, dove questa terminava e cominciava il suo splendido culetto. Imprecò sottovoce, ma non si mosse, non poteva segnalare la sua posizione. Era distesa, a pancia in giù, su un terrazzo, di un basso magazzino, della zona industriale abbandonata, dietro la stazione della metropolitana, una zona periferica e malfamata. Le zanzare la stavano tormentando da mezz’ora, da quando era lì. Un’ora prima era arrivata una segnalazione abbastanza credibile. Nel piazzale, sotto di lei, che, ora, stava osservando, agiva una gang di sole donne che spacciava cocaina. Era buio e un paio di lampioni illuminavano malamente il piazzale sottostante. Il suo capo l’aveva chiamata e le aveva ordinato di intervenire. Lei si trovava insieme alla nuova collega, una splendida bionda di nome Sarah, e stavano andando in un locale a rilassarsi, mangiare e bere qualcosa. Erano in borghese, era estate e faceva caldo, e le due giovani poliziotte erano vestite, qualcuno avrebbe potuto dire poco vestite, come due ragazze qualunque. Sydney portava una giacca di jeans per nascondere la pistola, per il resto indossava solo shorts di jeans succinti e sopra una maglietta nera leggera e scollata. Ai piedi, stivaletti bassi. Mentre le gambe, belle e abbronzate, erano nude. Un invito a nozze per le zanzare. Non era certamente la mise più indicata per un’operazione di quel tipo. Si era vestita in quel modo per sedurre la nuova e ...
    ... bella collega. Sarah, bionda e affascinante, capelli lunghi ed ondulati, un corpo da pantera e un viso d’angelo. Sydney se la voleva portare a letto, quella sera, quando la guardava si sentiva ribollire, anche se ancora non aveva capito se fosse lesbica, etero o bisex. Beh, l’avrebbe scoperto…, ma non quella sera. Sydney pensava a Sarah, non aveva altro da fare, oltre che osservare quel desolato piazzale. Anche Sarah si era vestita in modo provocante, ma era più elegante di lei, tacchi, gonnellina e camicetta e un bel trucco leggero, ma che dava una luce intensa a quel bel visino. Chi sa come se la sarebbe cavata con quei tacchi si chiedeva Sydney. Sydney era a capo di una pattuglia che, oltre a Sarah, comprendeva anche Ziva. La chiamò immediatamente e le ordinò di venire a dare una mano. Se le informazioni erano giuste la gang era fatta da tre donne ed era meglio pareggiare il conto. Ziva era una sicurezza, tosta e decisa, con un fisico eccezionale, muscoli e nervi ben distribuiti in un corpo succulento e statuario, mora, il viso duro e un seno fantastico, capelli neri. Se vestita da poliziotta incuteva timore, viceversa se indossava, e a volte le succedeva, capi femminili, diventava una ragazza leggiadra. Sarah, era dentro un magazzino, sul lato opposto del piazzale e osservava da una finestra chiusa da quattro tavole, Ziva invece si era nascosta tra due cassonetti all’ingresso del piazzale. La puzza la stava soffocando, ma quello era il posto giusto. Tutte e tre erano ...
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