1. Linda la nerd – Capitolo 8


    Data: 08/03/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... della sua, dita affusolate e morbide tra altre grosse e piene di calli. Si alzò in punta di piedi e appoggiò un bacio sulle labbra di Tommaso. Quando i suoi talloni tornarono a toccare la moquette, sorrise. – Sono felice che tu sia qui con me, questo pomeriggio. – gli disse, come se fosse stato necessario confidarglielo.
    
    Fu il turno di lui: le appoggiò una mano sulla guancia destra, si inclinò verso di lei e le loro labbra rimasero unite per diversi minuti. L’altra mano si appoggiò sull’incavo della schiena perché i loro corpi si unissero mentre le loro lingue cominciavano a scivolare l’una sull’altra, amandosi. Quando si staccarono, lui la fissò negli occhi come se volesse tuffarsi nel suo sguardo. – Io non sono felice. – le rispose, infine, a voce bassa. – Sono onorato ad essere qui.
    
    Lei sembrò illuminarsi, come una bambina che avesse appena ricevuto il regalo che desiderava da tanto. Sempre mantenendo il contatto tra i loro occhi, si inginocchiò davanti a lui e afferrò i pantaloni, facendo uscire dall’asola il bottone dei jeans. Sul suo viso si disegnarono lo stupore e l’incertezza quando le mani di Tommaso si infilarono sotto le sue ascelle e la sollevarono in piedi.
    
    – Ma… – sembrò protestare, confusa.
    
    Lui appoggiò la fronte contro quella di lei, le punte dei loro nasi che si toccavano. – Adoro sentirmi dentro di te, mentre mi dai piacere con la tua bocca, – le sussurrò, dolcemente, – ma questo è il tuo castello e tu sei la mia principessa: oggi tutte le ...
    ... attenzioni saranno dedicate solo a te. – E le loro labbra tornarono a unirsi, in un bacio talmente passionale che Tommaso dovette mettere una mano sotto il sedere di Linda che stava per scivolare a terra, sopraffatta dall’emozione.
    
    Lei lo guardò rapita, desiderosa di essere sua quando si staccarono. Corse al letto, gettando a terra i due cuscini e il pelouche. Lui sorrise mentre lei si sdraiava, pronta, scuotendo la testa pensando che quello che Linda si aspettava sarebbe arrivato, ma non subito. Anzi, avrebbe dovuto pazientare almeno un paio di ore. Si abbassò, prendendo il coniglietto che, dopotutto, iniziava a stargli simpatico.
    
    – Cosa stai facendo? – chiede Linda, sorpresa, mentre Tommaso raggiungeva la scrivania.
    
    Lui posò il coniglietto tra il mouse e la tastiera, girandolo perché il letto gli fosse agevolmente visibile, poi lanciò involontariamente un’occhiata fuori dal vetro, sui condomini simili a grosse lapidi. Si domandò per un istante cosa stesse accadendo oltre le finestre là fuori. Un riflesso lampeggiò un paio di volte in una di queste, posta un piano sopra quella di Linda. Lui cercò di non pensarci e si voltò verso la sua amata. Le sorrise.
    
    – Lasciamolo lì a guardare. Magari impara qualcosa e fa felice qualche Barbie.
    
    Linda sogghignò alla pessima battuta e allungò le braccia verso di lui. Tommaso non ebbe bisogno di altri inviti.
    
    CONTINUA…
    
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