1. Linda la nerd – Capitolo 8


    Data: 08/03/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

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    Nelle puntate precedenti:Dopo essere stata letteralmente adescata da Tania approfittando del desiderio della studentessa di imparare l’arte della fellatio in vista di una gara organizzata da alcuni studenti e alla quale si è ritrovata iscritta, Linda scopre cosa sia veramente il sesso, oltre ad innamorarsi del trombamico di Tania, Tommaso. Quando lei confessa al ragazzo di amarlo, lui fa lo stesso: decidono quindi di organizzare un pomeriggio di amore solo per loro due, in segreto, senza Tania.
    
    Capitolo 8
    
    Linda aveva sofferto ogni singolo istante che aveva separato la discesa dalla Punto di Tommaso da quel momento. Sì, aveva visto il suo amato anche il giorno prima, passando un pomeriggio di sesso con lui e Tania, ma, come le aveva fatto capire, l’incontro che stava per svolgersi a casa sua sarebbe stato speciale, qualcosa che lei non aveva mai sperimentato.
    
    La bionda era sicura che nella storia dell’universo tre giorni non erano mai trascorsi così lentamente, dilatandosi fino a raggiungere la durata di una vita. E quella mattina, eccezionalmente, colta dall’impazienza, aveva preparato lo zaino diversi minuti prima che l’ultima lezione terminasse e fu una dei primi ad uscire dalla classe. Raggiunse accaldata il cancello quando molti suoi compagni stavano ancora scendendo le scale dell’edificio scolastico.
    
    Era una giornata ...
    ... di aprile calda e senza un filo d’aria, e il suono dello sciabordio del Piave, con le sue acque fredde provenienti dalle montagne, appena oltre il ciglio della strada, sembrava uno scherzo crudele nei confronti della ragazza, che ora si trovava sotto un sole che aggrediva la sua pelle esposta ai suoi raggi impietosi. Non c’era nulla sotto cui cercare la frescura dell’ombra nei pressi dell’uscita della scuola e Linda non voleva allontanarsi. Mentre i suoi compagni iniziavano ad uscire dal piazzale, incamminandosi verso la fermata dei pullman e la stazione dei treni, prese coscienza che mancava ancora mezz’ora prima che il turno in fabbrica di Tommaso terminasse, e a lei sarebbe toccato aspettare sotto il sole, a cuocersi. Era stata troppo affrettata nell’accordarsi con Tommaso perché venisse lui a prenderlo e non tornare a casa come al solito con i mezzi pubblici, guadagnando nemmeno quindici minuti sull’arrivo, ma passandone quasi trenta davanti alla scuola. Per lo meno non pioveva, si disse, togliendosi dalle spalle lo zaino e sedendosi in qualche modo sul pezzetto di muretto che non era occupato dalla palizzata di metallo che circondava la N. Sandrini, sospirando per il caldo.
    
    – Ehi, sfigata! – gridò alle sue spalle una voce che non avrebbe voluto sentire per nessun motivo.
    
    – Cazzo, che palle… – imprecò Linda a bassa voce, sentendo una stretta al petto. Già era accaldata, e avrebbe fatto volentieri a meno di quella stronza di Francesca a rendere l’attesa ancora ...
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