Linda la nerd – Capitolo 8
Data: 08/03/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... – Non vorrei che pensino male, vedendoti portare in casa un tizio mai visto prima, e poi lo raccontino ai tuoi.
– Che si fottano i vicini. – tagliò corto Linda, entrando nella cabina dell’ascensore, seguita da Tommaso. – E poi mia madre un paio di volte mi ha domandato se ho una vita sessuale, facendomi imbarazzare, anche perché non sapevo se risponderle di no, o mentire e farle credere che non sono quella sfigata che tutti mi considerano.
Lui le prese il mento e lo sollevò, accostando le labbra alle sue. – Speriamo comunque che non ci scoprano mentre ti sto amando. – e la baciò con passione. Lei lo strinse con le braccia al collo, sollevandosi sulla punta dei piedi e partecipando con ardore a quel dolce contatto.
Si staccarono quando la cabina fece un sobbalzo e si fermò al piano. Le porte, aprendosi, li trovarono come se non fosse successo nulla durante quegli istanti in cui nessun occhio indiscreto avrebbe potuto osservarli. L’unica differenza, forse, era il nuovo sorriso che illuminava il volto di Linda.
Il corridoio era vuoto, i muri bianchi con il pavimento coperto da grandi piastrelle marroni a tinta unita, che richiamavano il colore esterno della palazzina. Su un lato erano disposte delle porte che, a prima vista, sembravano porte blindate di un livello di sicurezza non troppo elevato, più che altro per una questione psicologica, coperte da una lamina di legno di scarsa qualità con incise un paio di quadrati ed ellissi per renderlo appena più elegante ...
... di qualche asse inchiodata al battente in metallo, il tutto intervallato da qualche quadro di arte moderna comprato in stock e appeso alle pareti; dall’altra parte, invece, le finestre si affacciavano sui tetti delle case, più basse, del paese, oltre le quali si estendeva la campagna, un paio di fabbriche, e i boschi, che si arrampicavano sulle Alpi e le Prealpi.
Tommaso rimase un istante a contemplare quella vista, chiedendosi se da lì fosse possibile il luogo dove i compagni di scuola di Linda si sarebbero incontrati ed alcune ochette avrebbero dato prova delle loro capacità di spompinare davanti a tutti. Capacità scarse e ridicole, se rapportare a quanto aveva imparato e dimostrare di essere in grado di fare la splendida fanciulla che, in quel momento, stava facendo scattare rumorosamente la serratura di casa sua.
Lui lanciò un’occhiata verso i due capi del corridoio, controllando che non ci fosse nessuno, come se si stessero introducendo illegalmente nell’abitazione della ragazza stessa. Lo trovava ridicolo lui stesso, ma l’idea di fare sesso a casa di Linda gli sembrava qualcosa che l’avrebbe messa nei guai con i vicini.
– Vieni. – gli disse lei, ora che la porta era aperta e la bionda aveva un piede già all’interno dell’appartamento. Era davvero impaziente di abbandonare il corridoio, e lui non fece fatica a capire che era per motivi ben diversi dai suoi.
La raggiunse con un paio di falcate, entrando in casa sua. Si lasciò scappare sottovoce un “permesso?” ...