Una fiaba da “Le 1001 notti”
Data: 07/03/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... fosse una serva o che viene disprezzata dalla tua intera corte? Il padre rimase zitto a lungo, soppesando le sue parole. — Figlio mio, Hari… tu conosci la sua ascendenza. Nessuno la prenderà mai come moglie perché è la figlia di una straniera, anche se rani. — Sì padre, questo lo so bene. Ma questa sua ascendenza non da a nessuno di loro il diritto di insultarla e schernirla come se fosse una pezzente di strada. È da molto tempo che l’ho presa sotto la mia ala protettrice. Ma questo non la mette al riparo dalle malelingue delle tue donne — ribatté in tono più mite. — Però quello che ti hanno detto è la verità, padre. Ho dato uno schiaffo a Kanan per come si è rivolta a Maya e l’ho minacciata a tuo nome di rimandarla dai suoi genitori e di farla frustare. Mi rimetto alla tua benevolenza, se hai intenzione di punirmi. Il padre ci pensò per un po’. — Hai ragione, figliolo. Nessuno di loro ha il diritto di schernirla. Ma hai esagerato nei modi. Per questa volta non ci saranno conseguenze per nessuno — disse ad alta voce a tutti i presenti. — Tutte voi tratterrete Maya con i dovuti riguardi. I riguardi dovuti ad una principessa del regno! Poi si ritirò con la rani, la madre di Hari. Anche Hari si ritirò nella stanza di Maya. Erano soli nella stanza preparata per la notte. Si spogliarono e si misero a letto. L’improvvisa presenza del padre aveva placato i loro corpi eccitati, quindi si misero a dormire. Ma durante la notte, l’eccitazione prese il sopravvento. Hari e Maya si amarono ...
... a lungo, e Hari versò il suo seme un numero considerevole di volte. La mattina dopo, il padre non disse loro niente, nemmeno quando vide il figlio uscire dalla stanza della sorella tenendola per mano. Hari prese a frequentare ogni notte la stanza della sorella, uscendone soltanto la mattina dopo. Nessuno parlò. Passarono alcuni mesi. Il ventre di Maya era gonfio del figlio che le cresceva nel grembo, tuttavia mancava ancora del tempo alla sua nascita. Sia Maya che Hari sapevano bene che il loro bambino non sarebbe mai stato considerato al pari dei figli dell’erede al trono, ma sarebbe stato comunque un principe del regno, poiché figlio di Hari. Nessuno aveva mai messo in dubbio la sua paternità. Un giorno vennero convocati dal padre nella sala delle udienze, di fronte a tutta la corte. — Figlio mio, ora anche tu stai per diventare padre. Poi si rivolse a Maya. — Figlia mia, tu porti in grembo il figlio di Hari, tuo fratello. Ciò non mi dispiace, visto che a te fa piacere. Ma ho comunque deciso, anche se i preti sono contrari a ciò, che sarai sua moglie agli occhi degli dei e della nostra legge. Perciò ho dato ordine di preparare la cerimonia di matrimonio. Verrà celebrata tra due giorni nel tempio del palazzo. Visto che gli dei hanno benedetto il tuo grembo con un figlio, i preti non possono e non devono avere più dubbi sui loro propositi. — Ti ringrazio, padre, per l’onore che concedi a me e a tuo figlio Hari. Nel mio cuore, egli è già da moltissimo tempo mio marito. Non ho ...