1. Una fiaba da “Le 1001 notti”


    Data: 07/03/2019, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    C’era una volta un piccolo regno alle pendici dell’Himalaya. Il suo re, o per meglio dire rajah, era un uomo buono, ben voluto e amato dai suoi sudditi. Diversamente da tutti gli altri rajah, che avevano numerose mogli e concubine, egli aveva soltanto due mogli (le rani) che amava moltissimo. La prima moglie, una bella donna minuta e dalla pelle ambrata e grandi occhi scuri, gli aveva dato molti figli e figlie. La seconda moglie, invece, veniva da una lontana regione del nordovest, aveva la pelle chiarissima e occhi chiari. In quanto straniera, dalla corte veniva più considerata come un bottino di guerra che come moglie di un rajah. Nonostante tutto, aveva avuto una figlia, Maya. L’inverno che la bimba compì cinque anni, la madre si ammalò e morì in pochi mesi. Il rajah, pazzo di dolore, smise di preoccuparsi del regno per molte settimane e quando si riprese, trascurò completamente la figlia. La bimba venne affidata ad alcune serve, che però se ne disinteressavano totalmente. Sebbene fosse una principessa girava per il palazzo coi vestiti laceri, tanto che sembrava più una mendicante. L’unica persona che si interessava a lei era uno dei figli della prima moglie. Aveva la stessa età della bimba ed erano cresciuti insieme. Il bambino, di nome Hari, non era l’erede al trono. Aveva altri due fratelli più grandi, quindi aveva molta più libertà rispetto agli altri fratelli. Non era costretto a lunghe ore di studio o di addestramento (essendo ancora troppo giovane), perciò passava ...
    ... le sue giornate con la sorella in giro per il palazzo oppure nei giardini a giocare, oppure ancora fuori a cavallo nelle campagne circostanti, accompagnati soltanto da un anziano stalliere. Passarono molti anni. I due bambini erano molto cresciuti, si può dire che ormai fossero adulti. In quanto figlia di rajah, ormai era costretta a vivere nel quartiere delle donne del maestoso palazzo. Si prendeva cura dei bambini più piccoli, nati dalle mogli e concubine del principe ereditario e del suo secondo fratello. Questi fratelli, al contrario del padre, avevano diverse mogli (figlie di rajah di minore importanza) e concubine (quasi tutte figlie di ricchi mercanti e di membri della corte) che abitavano anche loro nel palazzo. E queste ultime non disdegnavano la compagnia degli uomini, purché appartenenti alla famiglia reale. Da quando si erano trasferite nel palazzo, erano state ben addestrate nell’arte dell’intrattenimento. Sapevano suonare e cantare, ballare la danza dei veli, ma soprattutto sapevano come far godere un uomo. Non c’era da stupirsi, quindi, che la notte non restavano mai sole. Le sue sorelle, invece, erano già state tutte maritate e vivevano in altrettanti regni lontani. Maya non era proprio una bellezza, non secondo i consueti canoni di bellezza, quindi non aveva marito. Era troppo alta e la sua carnagione troppo chiara, per essere di una qualche attrattiva per un regnante che si rispetti. Certo, non era più quella cosina malvestita e sempre affamata che era un ...
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