1. Annette


    Data: 02/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69

    ... di sudore le lenzuola e il cuscino di piume. Si alzò dal letto e passeggiò nervosamente per la stanza, cercando inutilmente una terza soluzione al suo problema. Tutto, però, sembrava portare all’unica disgustosa soluzione possibile: Pierre e il suo viscido “coso” penzolante. Non riusciva neanche a pensarci senza provare un senso di ribrezzo profondo.
    
    Marie, che riposava accanto a lei, si svegliò, disturbata dal tramestio di Annette sul pavimento di cotto fiorentino. Le chiese, pur intuendolo, cosa la turbasse in quel modo. Al che la Contessa crollò in preda ad una crisi nervosa e si sfogò piangendo. Marie le si sedette al fianco cingendole le spalle come fanno due amiche di lunga data:
    
    -"Perderai la causa e tutti i tuoi averi. È questo che ti angoscia, vero?"
    
    -"Marie, posso chiederti una cosa da donna a donna, senza il magistrato di mezzo?"
    
    -"Formalmente no, ma… penso che l’inevitabile intimità stabilitasi tra noi possa consentirmi di aprire una breve parentesi, in camera caritatis."
    
    Sorrise.
    
    -"Ti prego, solo tu puoi aiutarmi in questo momento…"
    
    Marie la interruppe portandosi l’indice alla bocca in segno di non aggiungere altro:
    
    -"Da donna a donna, ti dico che esistono donne e donne. Per un atto di cameratismo, probabilmente lo farei… Ma…"
    
    -"Ma?"
    
    -"Te l’ho appena detto, ci sono donne e donne: quelle che per denaro e potere non esitano a barattare la propria dignità e…quelle che moriranno povere. La differenza tra le une e le altre sta nel ...
    ... coraggio con cui riescono a guardarsi allo specchio."
    
    -"La povertà mi terrorizza, più della solitudine."
    
    -"Infatti la ricchezza è solitudine. Dovrai sbrigartela da sola, Annette. Non ti aiuterò a rimanere la persona che sei, o che forse, visto la tua situazione, aspiri a rimanere."
    
    Detto questo, Marie uscì dalla stanza lasciando Annette sola con la sua unica soluzione rimasta. Si avvicinò alla finestra e la aprì di scatto:
    
    -"Non ti vedo ma so che ci sei. Ho valutato la tua proposta. Ne parliamo domattina in stalla. Preparale la solita colazione."
    
    L’indomani mattina presto si ripetè il solito rituale. Annette, alle sue spalle, osservava in silenzio la maglia di lino grezzo, sudata, di Pierre. Marie scappò in bagno cominciando a farsi delle domande sul perché la stalla le facesse quello strano effetto. Annette le lanciò uno sguardo alle terga accompagnato da un silenzioso ghigno ironico, poi tornò con lo sguardo su di lui.
    
    -"Ti offro il dieci per cento!"
    
    Pierre continuò il suo lento lavoro di strizza tette senza dare segni di reazione alcuna.
    
    -"Va bene. Facciamo il venti."
    
    Il mungitore non reagì.
    
    -"Senti, brutto zotico che non sei altro, il cinquanta te lo scordi, è un’offerta esorbitante, fuori da ogni logica! Ti offro il venti per cento. Prendere o lasciare!"
    
    A quel punto, le mani del mungi-vacche si fermarono stringendo rabbiosamente i capezzoli della povera bestia che reagì con un muggito e un colpo di coda in faccia parato previdentemente dal suo ...
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