1. Intervista a una trans - 2


    Data: 26/02/2019, Categorie: Trans Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... mano, lasciò cadere la cinghia, mi fece schizzare via cappello e veletta dalla testa e, prendendomi per il ciuffo di capelli, me la girò all’indietro. Quando vide la mia faccia, dove avevo riportato, usandone anche i prodotti, il trucco di mia madre che tante volte le avevo visto fare, guardandolo negli occhi, potetti vedere lo svolgersi di una tempesta tropicale.
    
    La bellezza e freschezza della mia gioventù, una Loredana più giovane di venti anni, la mia indole femminile in un corpo maschile, la voglia di distruggere e combattere le sue pulsioni e già forse l’idea di correggere e trasformare la mia natura, probabilmente ne erano la causa.
    
    A conclusione della tempesta, dato il suo stato di eccitazione, mi aspettavo la costrizione a un atto sessuale, invece controllò i sensi e, per dare sfogo al ribollio mentale, succhiandosi la lingua per fare saliva, mi sputò in faccia, mi strofinò la mano sul viso per cancellare l’identità che mi ero dato con il trucco, e in tono alterato mi disse.
    
    - A che gioco stavi giocando? A fare il ragazzino che si traveste da donna? Una in particolare?
    
    - Non sono un ragazzino, tra una settimana sarò maggiorenne, e non era un gioco. Mi sento donna e ho usato le cose di mia madre perché non ho le mie. È da quando ho scoperto il sesso che mi sento diverso da quello che sono. Tu non dovevi scoprirlo. Adesso che farai? Lo dirai a mia madre?
    
    - Se è vero che non è un gioco, allora è una perversione, non si sa dove ti può portare. E tua ...
    ... madre, pur sapendolo, non vedo cosa potrebbe fare.
    
    Avevo cercato di fare il duro e resistere ma non ce la feci più e mi misi a piangere.
    
    - Bhe, se è questo che ti preoccupa, stai tranquillo, non sarò io a dirglielo. Poi tra qualche giorno sarai maggiorenne e potrai fare le tue scelte in piena autonomia e libertà. E chi avrà a che fare con te non potrà essere accusato di essere un corruttore di minorenne. E viste le tue aspirazioni, ho in serbo per te una bella festa di compleanno. E se proprio hai voglia di piangere, meglio farti piangere di dolore.
    
    Dicendo questo, mi pizzicò forte entrambi i capezzoli e se ne andò. Non potetti fare a meno di emettere un “ahi”. Poi con le mani a coppa, guardandomi allo specchio, me li massaggiai delicatamente e vi sentii affluire il sangue e il calore. Quello che prima di Mario avrei percepito come dolore, ora era un misto di dolore e piacere e predominava il secondo.
    
    La festa di compleanno che stava preparando solo per me, la fissò per il giorno successivo a quello canonico in cui sarebbe stata presente anche mia madre. Intanto mi faceva raccomandazioni, che erano ordini. Il primo che non avrei più dovuto pisciare in piedi ma seduto, come fanno le femmine, il secondo di non tagliare più i capelli. Un altro giorno mi diete un pacchettino dicendomi.
    
    - Quello che c’è dentro lo dovrai indossare sempre. Ripeto sempre, deve essere per te come una seconda pelle. Controllerò che lo indossi quando meno te lo aspetti.
    
    Quando aprii il ...