La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 11
Data: 25/02/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69
... di una pausa.”
“Grace, lo sai che non credo serva a…”
“No. Ho bisogno di una pausa. Sentiti libera di fare ciò che vuoi, di essere Henrietta. Può servire anche a te, ne sono certa.” Disse lei.
“Mi faccio sentire io. Però ti prego. Non usare il vestito.”
Prese il cappotto ed andò via.
Henrietta iniziò a piangere, la sentivamo da dietro la porta. Mallory e Martha la abbracciarono. Subito dopo la chiusura della porta d’ingresso, io e Sophia iniziammo a baciarci appassionatamente. Lei aveva ancora le dita infilate nel mio ano ed io continuavo a stuzzicarle i capezzoli.
La buttai sul letto ed iniziai a penetrarla.
Martha aprì la porta: “Ma guarda che troie. Mentre noi risolvevamo i drammi familiari loro scopavano.”
“Avresti fatto lo stesso” disse ansimando Sophia.
“Vero.” Sorrise, mentre si sfilava la vestaglia. Si sedette sulla faccia di Sophia che iniziò a leccarle il buco del culo mentre con due dita le penetrava la vagina.
Arrivarono sulla porta anche Mallory ed Henrietta.
“Grace ti ha detto una cosa molto specifica.” Le disse mentre le sfilava il reggiseno.
Henrietta si tolse le scarpe, poi Mallory si piegò portando la testa ...
... all’altezza del pene e le sfilò le autoreggenti.
Si tolse la vestaglia e vidi il suo enorme cazzo che già svettava dritto, come se fosse l’asta di una bandiera.
Prese dall’armadio un corsetto con dei gancetti per le calze, un reggiseno nero in pizzo ed un perizoma aperto sul davanti, in maniera da lasciare il pene libero. Le poggiò per terra.
Poi andò a recuperare delle calze velate alla coscia, di quelle che si agganciavano alle giarrettiere e infine le lasciò delle décolleté rosse con un tacco piuttosto basso.
Henrietta era immobile.
Mallory prese il corsetto e glielo strinse fino a che Henrietta non ebbe difficoltà a respirare. La sua vita divenne davvero sottile e il sedere, già di per sé molto femminile, divenne ancora più evidente. Le fece indossare le calze e le agganciò al corsetto, poi fu il turno del reggiseno.
Le infilò le scarpe. Mallory traballava. Infine, le infilò il perizoma e l’aiutò a far uscire il cazzo dall’apertura sul davanti.
Si alzò, la guardò nel viso e poi disse:
“Vieni con noi. C’è una troia che ha il culo vuoto da troppo tempo”
La baciò ed io mi eccitai ancora di più.
La serata era appena incominciata.