1. Che bei tempi la scuola (parte 1)


    Data: 24/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Roronoa27, Fonte: Annunci69

    ... in bagno"
    
    Nella mia testa io non aspettavo altro se non quel momento, il momento esatto per poter iniziare l'adorazione verso i suoi panni sporchi.
    
    Si alza e si dirige verso il cesso.
    
    Perfetto, inizio a girarmi attorno e noto dei calzini buttati a terra, mi ci fiondo ed inizio a leccarli e ad infilarmeli in bocca. Li lecco per bene e li riposo. Ho pochissimo tempo, devo fare più cose possibili. Vedo alcune magliette ed inizio ad annusarle e a leccare le parti in cui sento più puzza di sudore. Passo ai pantaloni e mi dedico ad annusarli come fossero pietanze prelibate cucinate da uno chef stellato. Ecco, trovo le mutande, sia slip che boxer, in alcune tute e in alcuni jeans. Giurai sulla mia vita che una di quelle sarebbe uscita da quella casa e me la sarei tenuta per sempre con me. Iniziai ad odorarle tutte, a leccare le parti in cui erano chiaramente sborrate. Si faceva le seghe e sborrava dentro le mutande. Che porco animale.
    
    Fui velocissimo, un fulmine a fare tutto quello che ho fatto. Mi riposizionai e finsi di provare a studiare.
    
    "Ce l'hai fatta?"
    
    Con la testa chinata gli rispondo di no. Mi giro verso di lui che avanza e noto che sicuramente non se lo era scrollato abbastanza, perché si vedeva chiaramente una piccola macchia bagnata sul pacco.
    
    "Ci fumiamo una sigaretta?" mi fa lui.
    
    "Te lo stavo per chiedere"
    
    Ci spostiamo in balcone ed io mi appoggio al muro mentre mi faccio la sigaretta.
    
    "Comunque Marco, io giuro che te la rubo una ...
    ... mutanda" gli dico con tono di sfida e ridendo.
    
    "Ma perché la vorresti eheh?"
    
    "Perché non dovrei?"
    
    "Alcune sono sporche vedi, non ti fa senso?"
    
    "Ma che dici, più gustose" iniziamo a ridere come dei cretini. Lui pensi che io scherzi, ma in realtà lo pensavo per davvero.
    
    "Minchia come sei ricchione compà, della peggio specie"
    
    "Siete voi maschi che mi fate salire la puttana che è in me, è colpa mia?"
    
    "Nono hai ragione"
    
    "Ed invece con la fidanzata?"
    
    "Per adesso stiamo bene"
    
    "Te le fa le pompe?"
    
    "Sì compà ovvio"
    
    "Tanto sono più bravo io"
    
    "Se certo, vabbè"
    
    "Che fa? Vuoi vedere?"
    
    "Nono grazie tranquillo sono a posto"
    
    Continuiamo a parlare, tra una ciccata e l'altra.
    
    Finiamo di fumare ed entriamo.
    
    "Siediti che ci riproviamo" lo vedo girovagare nella stanza, alla ricerca di qualcosa. A rovistare tra le cose come se fosse un archeologo.
    
    "Ecco" esclama con fierezza.
    
    "Le ho trovate", aveva in mano una tuta vecchiotta che io riconobbi subito perché la usava spesso, da cui prese un paio di boxer bianchi.
    
    "Tieni, queste te le regalo, non le ho tolte per due settimane tipo" lanciandomele.
    
    "Ma che cazzo fai mica ero serio" io stavo morendo dalla gioia dentro di me. Gliele rilancio con fare stizzito e mi giro dall'altra parte. Lui le raccoglie e dice "Ma guardale bene, ci si vede perfettamente la sborra sopra" e me le rilancia.
    
    Questa volta finiscono proprio davanti a me, sui libri, e non posso non notare come quelle mutande siano ...
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