1. Che bei tempi la scuola (parte 1)


    Data: 24/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Roronoa27, Fonte: Annunci69

    ... tira e molla per circa 10 volte, praticamente il tipico ragazzo che ha bisogno di eiaculare dentro a qualcosa sennò non sta bene con sé stesso. È stata e credo lo sarà per ancora molto tempo la mia prima ed ultima cotta verso un etero. È sempre stato uno di quelli che scherzava di più con me, quello che mi abbracciava di più, quello che mi sorrideva tantissimo. Credo che la scintilla mi sia scattata quando ad un certo punto, dopo l'ora di ginnastica, mi aveva preso da dietro stringendomi il collo con un braccio e con l'altra mano mi spingeva per andare a novanta. Quando proprio ha capito che non mi andava di scherzare più perché stava per entrare la prof, mi fece girare per fingere un abbraccio davanti alla docente. Proprio in quell'istante, in cui io avevo il volto tra le sue enormi braccia, all'altezza proprio dell'ascella bagnata di sudore, mi pervade tutto il suo odore. Un'odore pungente, forte, ma allo stesso tempo inebriante, accogliente e tremendamente eccitante. Mai più scorderò quell'odore acre e molto spesso lo ricercavo quando si sedeva accanto a me. Cercavo di poggiare la testa sulla sua spalla per annusare il più possibile tutte le secrezioni ormonali della sua pelle. Lo avrei potuto venerare come fosse Dio.
    
    Ero impazzito, avrei fatto di tutto per lui. Di tutto. Qualsiasi cosa. Anche solo per odorargli il cazzo.
    
    Tant'è che una volta, mentre eravamo da soli in bagno a fumare, lo spinsi dentro un cesso ed iniziai a palpargli il culo per poi passare al pacco. ...
    ... Mi spinse via in maniera brusca e andai a sbattere contro la porta dietro di me.
    
    "Che minchia fai, mica sono finocchio eh" con tono serio, ma allo stesso col sorriso beffardo di chi sa di avere in pugno tutta la sicurezza dei suoi 18 anni. Non era mai mancato di palpargli per pochissimi secondi il pacco o anche di vederglielo quando giocavamo davanti agli altri, ma quella situazione, in cui eravamo solo noi due, forse lo stupì troppo da dovermi cacciare indietro. Devo ammettere che io ci stessi provando spudoratamente, quindi effettivamente fece bene a spingermi via per allontanarmi, perché lui è senza ombra di dubbio etero.
    
    Porca miseria, mi fanno impazzire gli etero.
    
    Sono proprio loro che te la fanno annusare e poi si tirano indietro. Vabbè, fa niente.
    
    Ritorniamo a quando quella volta dovevamo vederci per ripassare fisica. Nel gruppo ci diamo appuntamento verso le 4 del pomeriggio. Io, abitando più distante degli altri scesi più presto del solito, arrivando circa alle 3:30 sotto casa sua. Ovviamente un figlio di papà che vive nell'attico in centro, palese. Gli chiedo se posso salire, mi apre e finalmente varco la soglia di casa sua. Ci facciamo alcuni convenevoli ed iniziamo a discutere del compito.
    
    "Porco dio che palle" dice lui sbuffando.
    
    Aveva la sua tipica felpa blu e la tuta, due vestiti che metteva un giorno si e l'altro pure, se ci si faceva attenzione si potevano vedere pure gli schizzi di piscio in quei pantaloni, ed i calzini lunghi a coprirgli ...
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