Destini…2 – La chiamata di Europa
Data: 23/02/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... La nera gemette, fremendo nell’ebbrezza del piacere.Entrambi però ora volevano altro. L’intero sistema sarebbe potuto finire così presto…La giovane si mise sopra il Cacciatore. S’impalò su di lui, dettando il ritmo sostenuto che presto divenne una cavalcata nient’affatto pacata. Le carezze divennero quasi possessive nella loro estasi, i baci quasi morsi, i respiri ansiti. Quando alla fine, Dalyana gli concesse di stare sopra, Murda si sentiva al limite. Una scossa di elettricità, o fu Luce dell’Arco, passò tra loro.Si mise sopra di lei e, penetratala diede il suo ritmo, un ritmo che aumentò, ancora e ancora, tra baci, carezze, leccate e sussurri senza senso ma benefiche e latori di serenità, sino al momento in cui entrambi non godettero, avvinghiati in un modo quasi spasmodico, come a voler impedire al tempo, alla Luce o all’Oscurità, di strappar loro quel singolo e unico istante.Come a volersi fondere in un solo essere.Quando venne, Dalyana sentì come un’energia sconosciuta ma stupenda espandersi dal suo sesso sino alle dita delle mani e dei piedi. Si sentì travolta da un piacere accecante, assoluto.Murda godette sentendosi esplodere. Il pensiero di morire così gli attraversò la mente ma gli parve stupido e insignificante. Avrebbe ben volentieri barattato la vita, quella e tutte le altre dopo e prima, per un momento così.Per il giovane il piacere fu totale. Sentì il suo godimento rompere gli argini e traboccare, fiottando nel corpo della nera avvinghiata a lui. La strinse ...
... mentre emettevano entrambi versi inumani, o forse più umani di quanto fossero stati loro stessi. Sentì di potersi perdere in lei, sarebbe stata la migliore delle morti…Sei schizzi bollenti si versarono nel ventre di Dalyana, facendola sussultare e gemere a ognuno di essi. I due amanti rimasero immobili, come fulminati, gli arti intrecciati. Respirando piano, cercarono di percepire, di allungare quell’istante di serenità. Dalyana gli sorrise, e Murda fece lo stesso. Non c’era bisogno di parole. Non lì. Non in quel momento.Poi, da fuori del loro piccolo mondo, chiamò una voce.-Siamo alla Torre.-, disse Hara. Murda sospirò. Si baciarono un’ultima volta, appassionati e appagati, poi iniziarono a rivestirsi.La guerra riprendeva, Europa chiamava. Il destino aspettava loro.
Al loro ritorno sulla Torre, Dalyana e Murda videro qualcosa di inaspettato.Il Viaggiatore, da tempo inerte, da tempo ferito, sprigionò ondate di Luce.Non fu per respingere l’Oscurità. Fu per richiamare a sé i suoi figli. E con loro tutti gli sperduti.-Ci sta chiamando tutti!-, esclamò Dalyana. Si tolse l’elmo. Lacrime di commozione solcavano le guance della giovane.-Sono tutti qui. Stregoni, Titani, tutte le squadre partite in missione stanno rientrando. E tutti noi Cacciatori… Per una volta, non manca una singola Luce all’appello, parrebbe.-, sussurrò Murda. Panzer e Melchor, poco distanti, osservavano senza parlare.D’improvviso, senza soluzione di continuità, il Viaggiatore iniziò a brillare. Radianti sprazzi ...