Clienti particolari – L’Uomo chiamato Cavallo.
Data: 23/02/2018,
Categorie:
Trans
Anale
Hardcore,
Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster
... meno.
Si deve essere tranquillizzato perché sento che risponde ai miei palpeggiamenti iniziando ad inturgidirsi. Ne approfitto per farlo sedere sul bordo del letto mentre mi accoscio tra le sue gambe divaricate.
Da questa prospettiva ravvicinata è ancora più imponente.
A chiacchiere, finora ho fatto la splendida
“Non c’è problema…” “Le donne si lamentano per poco…”
e altre cazzate del genere, ma inizio a pensare che il problema invece ci sia eccome…
Tanto per cominciare, ho difficoltà ad infilarmene in bocca anche solo la cappella: non potrei evitare di doverla forzare contro i denti pur spalancando al massimo la bocca. Prendo tempo leccando lascivamente l’asta…
Rifletto anche sulla promessa fatta di prenderlo dietro… in linea di massima la cosa dovrebbe essere fattibile; non sarà certo una passeggiata ma non sarebbe la prima volta che infilo qualcosa di queste dimensioni, (anche se non un vero cazzo di carne e sangue come quello che ho tra le mani) il fatto però è che è passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta che mi sono dilatata davvero, di conseguenza, nonostante tutti i cazzi che prendo settimanalmente, in questo periodo la mia “capacità ricettiva” sarà ben al disotto di quanto necessario. Continuo a prendere tempo leccando lascivamente anche gli enormi testicoli…
Si è sdraiato sulla schiena, lasciando le gambe penzoloni oltre il bordo del letto. La mia lingua percorre chilometri su e giù lungo quel membro asinino.
Sembra apprezzare, ...
... perché emette mugolii compiaciuti e ha il cazzo in tiro. Fortunatamente, rispetto allo stato di “riposo”, non è aumentato di tantissimo: direi giusto una mezza dozzina di cm in lunghezza e uno-due cm in diametro. Ma è comunque inquietante.
“Non farmi venire, sta attenta… lo sai che voglio infilartelo tutto in quel sederino rotondo che hai…”
“Tranquillo… è solo che voglio giocarci un po’, prima”
Ad essere onesta, l’idea di farlo schizzare anzitempo mi è passata per la mente eccome, ma la ho scartata: non sarebbe professionale e di sicuro perderei il cliente, inoltre l’idea di provare almeno una volta nella vita un’esperienza del genere mi intriga sicuramente più di quanto sia disposta ad ammettere anche con me stessa.
“Vuoi che te lo metta dentro alla pecorina subito oppure prima vuoi stare sopra tu e infilartelo da sola? Magari se ti ci cali da sola ti regoli meglio e puoi fermarti quando senti dolore…”
“Mm…si, facciamo che per adesso mi ci siedo sopra e mi calo lentamente, poi quando mi sarò abituata cambiamo, se vuoi.”
“Ok allora, sono tutto tuo!”
Arraffo dal comodino il tubetto del LUAN assieme a una manciata di profilattici; ne apro uno e tento di allargarlo con le dita per farci entrare quel cappellone smisurato, ma sono costretta a tenderlo troppo e si rompe. Il secondo fa la stessa fine. Ohccazzo…
Prima che possa aprirne un terzo, “Elephant Man” mi blocca:
“Forse è meglio se usiamo uno dei miei… ne ho dietro qualcuno…”
Rotolando sul letto si ...