Quel compleanno inaspettato
Data: 14/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... aveva mai svelato il contenuto dei pantaloni.
“Fammi prendere un cioccolatino ed esprimere un desiderio.” Dissi, disperando di poter allontanare i pensieri di spogliarlo.
Lui sorrise di nuovo col suo sorriso seducente: “Spero che ti piacciano, quelli con la crema bianca dentro sono è veramente buoni. Mi piace farci un buco e succhiarla fuori tutta.”
Il mio cazzo si contorse a quella provocazione: “Prova.” Dissi cercandone uno in modo che potesse darmene la dimostrazione.
Giorgio sbirciò nella scatola: “Eccone uno” Disse prendendolo, estraendolo e mettendomelo sul palmo della mano
“No, fallo tu.” Insistetti rendendogli il cioccolatino scartato.
Guardai le sue labbra aprirsi sul cioccolatino a forma di salsiccia ed i suoi denti mordicchiarlo. Il mio cazzo tornò a contorcersi quando fece il rumore di succhiare. Una goccia di bianca crema appiccicosa si aggrappò all’angolo della sua bocca; gliela leccai via mentalmente prima che la sua lingua deliziosa uscisse e la lappasse.
“Uhm” Sospirò: “Delizioso.”
“Pensiamo al lavoro” Dissi mentre disperatamente volevo che stesse a portata delle mie braccia.
“Benissimo. Cosa devo fare?”
Inventai di pulire la serra esotica sapendo che il calore tropicale lo avrebbe portato a togliersi la maglietta che io stavo morendo dalla voglia di strappare dal suo corpo fin da quando era arrivato e, se non fosse successo, semplicemente guardare le sue natiche deliziose, quando si piegava sotto il banano o l’edera, sarebbe ...
... stata una ricompensa sufficiente.
Giorgio sorrise, un altro sorriso provocante e piegò il braccio per gonfiare i bicipiti: “Ok, andiamo.”
Sicuramente stava architettando qualche cosa, sembrava di un umore molto allegro. Con mio grande piacere prima che cominciasse il suo lavoro, si tolse la maglietta con la scritta Bad Boy e la lanciò su una sedia di vimini.
Anche dalla quella distanza potevo sentire il profumo delle sue ascelle, un leggero sentore di deodorante dolce. Potevo anche sentire l’elettrizzante aura di sessualità che trasudava da ogni suo poro. Cominciai a chiedermi se, come proclamava la sua maglietta, fosse davvero un Cattivo Ragazzo.
Mentre lui lavorava e la mia mente pensava ai suoi pantaloni, continuò a sorridermi perversamente.
Io continuavo a pensare che avesse in mente qualche cosa di sporco, ma cosa fosse dovevo ancora scoprirlo. Dopotutto era molto probabile che fosse la mia libidinosa immaginazione a farmelo desiderare.
Guardando il suo torace abbronzato brillare nel calore della serra, capii che volevo abbracciare il suo corpo seminudo, sentire il suo torace umido contro la mia faccia o contro il mio torace nudo. Volevo anche scivolare nei suoi shorts aderenti alle sue piccole natiche compatte e spingere la mia faccia nel profumo della sua giovane protuberanza che sospettavo stesse in un paio di slip bianchi.
Consapevole che il mio cazzo era cresciuto tanto da essere ritenuto indecente alla presenza di un estraneo, andai in cucina e mi ...