Quel compleanno inaspettato
Data: 14/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
Quel giorno era il mio compleanno. Avevo lasciato l’università ed ero ritornato a casa. Con mio e suo dispiacere mia madre era in vacanza; mi aveva lasciato il regalo di compleanno, jeans e camicia, ed un biglietto che mi diceva che le dispiaceva di non esserci. Aveva anche lasciato detto che Giorgio, il suo giovane giardiniere, sarebbe venuto per fare alcuni lavori.
Era una mattina soleggiata fresca e nelle mie intenzioni doveva essere come qualsiasi altro giorno che avevo passato a casa, rilassato. Caffè mattutino e cornflakes, la posta di mia madre sotto l’orologio sul caminetto.
Mi aspettavo che prima o poi bussassero, ma le nove di mattina non erano precisamente il momento migliore, prima che avessi avuto tempo per svegliarmi completamente o prepararmi.
Quando andai alla porta vidi chiaramente Giorgio, anche se distorto attraverso l’occhio magico.
“Buon giorno, Sergio” Cinguettò quando aprii la porta ed allungò mollemente una mano: “Io sono Giorgio. Credo che tua madre abbia lasciato detto che sarei venuto oggi.”
Sorrisi mentre gli davo la mano, era il massimo essere salutato da una visione così bella il mattino presto: “Sì, mia madre ha lasciato una comunicazione, ti stavo aspettando.” Lasciai andare la sua mano, non mi aspettavo che fosse un tale schianto.
“Ti ho portato qualche cosa, Sergio.” Mi sorrise mentre mi dava una scatola di cioccolatini con un biglietto di compleanno: “Buon compleanno.”
“Grazie, Giorgio. Molto gentile da parte tua.” ...
... Dissi prendendo il regalo e cogliendo l’occasione di stringergli il braccio, completamente sorpreso che il giovane mi avesse comprato un regalo: “Entra, ho appena fatto del caffè, ne vuoi una tazza?”
Giorgio strisciò il suo bel corpo contro il mio mentre passava e mi lanciò un sorriso che posso descrivere solo come sessuale e seducente: “Grazie. Nero e senza zucchero” Mi disse mettendosi le mani intorno alla vita stretta ed accarezzandosi poi la pancia piatta per indicare che non voleva ingrassare.
“Che lavoro devi fare oggi?” Chiesi passandogli la sua bevanda.
“Tua madre ha lasciato qualche indicazione per me?”
“Niente sul suo biglietto.”
“Darò un’occhiata al prato.” Prese dell’altro caffè: “A meno non ci sia qualche cosa d’altro che tu vuoi che faccia?” I suoi occhi brillarono in maniera malandrina.
Nella mia mente sporca balenò subito un pensiero su quello che avrei gradito che Giorgio facesse. Ricordai di aver avuto simili pensieri sporchi da piccolo ed anche in quella giovane età trovavo immensamente eccitante guardare i giovani giardinieri di mia madre al lavoro, li osservavo nelle calde sere d’estate curvi in giardino, vestiti solo di succinti pantaloncini.
Spesso mi chiedevo cosa ci fosse sotto quelle protuberanze coperte di cotone che comparivano tra le loro cosce muscolose.
Anche in quel momento non ne avevo idea perché non avevo mai avuto una risposta a quella domanda o perché la risposta non mi fu mai offerta liberamente. Mai nessuno di loro ...