Antonio non deve sapere
Data: 11/02/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: VittorioV, Fonte: RaccontiMilu
... a Napoli, si mise di impegno per fare carriera sul lavoro, e cinque anni fa reincontrò Manuela, nel frattempo commessa in un negozio di telefonia del centro. La ragazza, seppur in ritardo, si accorse di amare l’uomo, ed eccoci qui. Io pensavo che lei si era voluta sistemare, altro che amore. Ma forse ero troppo cinico. I due piccioncini andarono a fare un giro per la città, li lasciai soli a spendere soldi nei negozi delle marche importanti. Tornarono pieni di borse, lei raggiante, lui rassegnato. A cena bevemmo dei bicchieri, e finalmente lei si sciolse un poco, aveva un bel sorriso, era tonta come un cavallo e parlava come una fruttivendola, ma aveva un bel sorriso. E due tette da sballo, tra l’altro. Ogni volta che mi soffermavo qualche secondo a guardarla, fantasticavo sulle porcate che le avrei fatto, o delle quali lei era protagonista. Speravo che almeno Antonio si godesse tutto quel ben di dio. I due, stanchi, si ritirarono presto, quella sera. L’indomani a pranzo conobbi i tre capi di Antonio, tra cinquantenni vispi e furbi, che immaginavo in grado di chissà quali delitti economici, quali imprese affaristiche, io che non ero capace di tenere i soldi che guadagnavo. Li invitai al mio ristorante, ci tenevo a fare bella figura, anche se ben lontano dal loro status. I cinque non lesinarono di ordinare buone e larghe pietanze, e vino, tanto vino, che mi sembrò eccessivo per un pranzo. Ma i tre mandrilli erano aizzati dalla presenza …
della giunonica Manuela, che con ...
... il suo vestito scollato li mandava in visibilio. I tre sorridevano, le versavano da bere, le facevano i complimenti, mentre Antonio spariva dalla conversazione e dal tavolo. Mi dispiaceva un po’, ma ne avevo già viste tante di scene così. La moglie del più debole fa buon viso a cattivo gioco, e i capi si divertono un po’. Tutto qui, di solito non si andava mai oltre. I quattro uomini lasciarono il ristorante per recarsi a due appuntamenti, Manuela ne approfittò per tornare in albergo a riposarsi e poi concedersi un massaggio e una sauna nella SPA del lussuoso hotel in cui alloggiava. Mi ci sarei volentieri gettato con lei, in sauna e sul lettino dei massaggi. Ma tenni per me e per il mio cazzo duro queste ipotesi. La sera rividi l’intero gruppo, si sarebbero recati nel prestigioso ristorante in collina Porfirio. Antonio mi chiese di andare con loro, ma nessuno degli altri insistette, così mi sentii un po’ fuori luogo e li lasciai alla loro serata. Li avrei rivisti l’indomani. Combinazione dovetti passare a salutare un amico non troppo distante da lì, e per noia e curiosità mi recai in motorino nei pressi del ristorante, a dare un’occhiata su quel che combinavano quei cinque. Si erano sistemati in un tavolo rotondo, nel dehor, e così come a pranzo il vino scorreva abbondante. Tutti i tre capi erano rivolti verso Manuela, mentre Antonio non veniva calcolato, e rimaneva in disparte annuendo o sorridendo ogni tanto. Improvvisamente uno dei tre … soci lo prese e insieme con lui ...