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Antonella, una collega matura
Data: 10/02/2019, Categorie: Etero Autore: Enriquez, Fonte: EroticiRacconti
... contento di trovarsi quel ben di dio. Lei era poggiata al lavandino la guardai tramite lo specchio e con gli occhi chiusi continuava a ripetere: "Cosa mi fai, non sta mica bene!" Presa da una furia incontrollata le strappati le calze all'altezza della figa, spostai con forza le mutande e le piantai il cazzo dentro in un solo colpo. Lafferrai con una mano sul fianco e l'altra sul collo e la attirai verso di me. Ad ogni spinta potente lei diceva: "AH ah ah, non sta mica beeeene" La stavo chiavando con forza in quel cesso, mentre sentivamo la musica provenire dalla sala. E mentre spingevo il mio bastone sempre più dentro le sussurrai all'orecchio: "Dai fammi sentire come vieni, voglio sentirti venire" Ed inizia a darle colpi sempre più veloci e violenti... la sbattevo contro il lavandino. Si sosteneva poggiando le mani contro il vetro..."non non non sta, non sta mica mica bene" lo ripeteva all'infinito, e questo mi faceva diventare un toro. Iniziai a scoparla afferrando i suoi capelli come se fossero le redini di un cavallo... mi gustavo finalmente la visione delle mie palle che sbattevabk contro il suo culo fasciate dalle calze. Cazzo ...
... che figa calda aveva, non resistevo più ed anche lei ormai era arrivata. Con le ultime forze le diedi due colpi potenti che la mandarono in tilt e finalmente le scappo un urlo "aaaaaaaah ahhhhha aaaah odddddddioooo" si agitava sotto i miei ultimi colpi, e finalmente la inondaai. Le venni tutto dentro, la sborra che mi usciva dalle palle sembrava non finire più, sborravo e la fissavo mentre lei si mordeva le labbra tremante per l'orgasmo. Quando finalmente gli ultimi due schizzi partirono, il mio cazzo sazio di quella figa tanto deaiderata si ammoscio. Uscì fuori e vidi le sue calze imbrattate di liquidi vari. Lei si riprese si sistemo meglio che poteva prese un po di fazzoletti e si puli la parte sporca delle calze che erano a vista. Mi guardo e con uno sguardo serio ma appagato mi disse per l'ultima volta: "Non sta mica bene...". La serata prosegui come se nulla fosse successo, ma da allora a lavoro tante volte senti quella frase mentre me la scopavo. E fu davvero eccitante finalmente sbatterla sulla scrivania come avevo sempre sognato. Sta a voi capire dove inizia e finisce la finzione... ma ricordate che buona parte fu storia vera.