1. Antonella, una collega matura


    Data: 10/02/2019, Categorie: Etero Autore: Enriquez, Fonte: EroticiRacconti

    Questa storia non è del tutto reale, ma è tratto da eventi realmente accaduti e lascerò a voi capire dove finisce la verità ed inizia la finzione.
    
    Sono un giovane ragazzo con un buon lavoro che si è saputo ritagliare un ruolo di grande importanza all'interno dell'azienda dove lavoro. Qualcuno direbbe che sono il classico ragazzo brillante, allegro e sempre con la battuta pronta. Anche se non ne capisco il motivo sono sempre circondato da donne, che trovano spesso piacevole conversare con me. Dicono che è merito della mia "parlantina" e per il mio modo allegro di fare, ma sinceramente per me è sempre stato un mistero. Non sono un ragazzo bellissimo, il tipico adone... anzi tutt'altro. Però a quanto pare un ragazzo che ispira tanto. Sarà anche perché le donne hanno un certo occhio ad individuare un vero porco. Perché dietro al mio viso da bravo ragazzo e allegro si nasconde un porco con la P maiuscola.
    
    Questa breve descrizione serviva come preambolo per la mia storia.
    
    Quando fui assunto da questa azienda, una cosa mi colpi fin dal primo giorno: Antonella. Una donna sui 50 anni, ed è la classica donna che piace a me, raffinata, elegante sempre impeccabile, anche quando si vestiva casual. Un viso molto giovanile e da santarellina e con quei occhiali che mi fa tanto ricordare le professoresse porche dei film erotici anni 70. Sempre sorridente ma con uno sguardo che ti ispira ore e ore di sesso. Un culo che sfido chiunque a non perdersi nel guardalo... ma il suo pezzo ...
    ... forte sono le gambe. Lunghe snelle e formose allo stesso tempo, sensuali da far risuscitare anche un cadavere. Ed i piedi... quando indossa i décolleté con la gonna, la mia testa si perdeva fra piedi e gambe che ogni volta mi sembrava di impazzire.
    
    Come avrete capito quella donna mi aveva letteralmente stregato! Ma non fraintendete... non era certo roba sentimentale quello che provavo.lunica cosa che desideravo era sbatterla con tutte le forze sulla sua scrivania con le calze ed i décolleté. Ho sempre pensato che un giorno mi avrebbero licenziato perché me la sarei sbattuta contro un muro davanti a tutti.
    
    Ma ora passiamo alla storia.
    
    Era il giorno della cena aziendale natalizia, e eravamo tutti andati in un bel ristorante prenotato tutto per noi dipendenti. Ovviamente c'era l'allegria e la voglia di stare bene insieme. A quella festa c'era anche Antonella. E come sempre ai miei occhi niente poteva superare la sua sensualità e femminilità. Per me era una dea, e quella sera era letteralmente da processo. Non riuscivo a smettere di guardarla, ed ogni sguardo mi provocava un'eccitazione ed erezione che mi facevano star male. Aveva i suoi soliti capelli lunghi marroni lisci, occhiali da segretaria, viso angelico e diabolico allo stesso tempo. Un vestito nero a maniche lunghe non aderente stile anni 70 a tubo, ma era corto... cazzo se era corto. Arrivavano appena a metà coscia e metteva in mostra sue gambe sublimi, che erano fasciate da delle calze nere molto oscure fino a ...
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