1. Il Vecchio Torchio - Capitolo 3


    Data: 09/02/2019, Categorie: Incesti Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti

    ... più che sono accesi. Trattengo il fiato, continuando a fissare il soffitto, ormai buio dopo che lo schermo del libro elettronico ha capito che questa sera le avventure dei moschettieri hanno smesso di essere il mio principale interesse, cercando di carpire ogni singolo suono prodotto da quelli che hanno sostituito nella mia mente D’Artagnan, Porthos e gli altri.
    
    Dei passi risuonano lievi sotto di me, uno scambio di frasi, il suono sordo e continuo dell’acqua che comincia a muoversi in una tubatura. Poi cala il silenzio, se non interrotto dal bubolare di qualche gufo nascosto tra le frasche degli alberi appena oltre la strada o una sporadica auto che passa nella via.
    
    Dopo qualche lungo, interminabile minuto, i cardini di una porta cigolano e la luce che entra dalla finestra aumenta improvvisamente. Più ad un comando o ad uno stimolo che ha una risposta istintiva nel mio corpo, mi alzo dal letto lentamente, quasi sia in un sogno al rallentatore, e mi pongo di nuovo dov’ero ieri sera, accanto alla finestra, nascondendomi alla vista di chi si trova in giardino.
    
    E, in giardino, vedo Luca che, illuminato di schiena dalla lampadina, segue la sua ombra che si avvia all’albero, scivolando sul suo tronco. Vi si appoggia di schiena e, nonostante sia distante e nella penombra, sono certa che un sorriso affiora sul suo volto mentre ricorda cos’è accaduto proprio in quel punto, ventiquattr’ore prima. Da una tasca estrae un pacchetto ed un accendino, e posso vedere il suo ...
    ... splendido viso mentre la fiamma accende la punta della sigaretta.
    
    Lo osservo fumare e, nonostante non conosca nemmeno il sapore del tabacco, sento improvvisamente il bisogno di prendere dalle sue labbra quella puzzolente sigaretta e fumarla accanto a lui, di sfidarlo, di farlo arrabbiare di nuovo e spingerlo a rapportarsi con me. A rapportarsi con me contro quell’albero…
    
    Proprio in questo momento appare sotto di me un capo dai capelli rossi: Sara fa il suo ingresso nel giardino, dirigendosi verso suo fratello. Cammina lentamente sotto lo sguardo rapito di Luca, ondeggiando le anche appena più del normale, ma sono certa che il ragazzo non è tanto rapito dal bacino della sorella quanto dal seno prosperoso. Sara gli si avvicina, appoggia le mani su un braccio di lui, gli dice qualcosa. Lui risponde: non so leggere il movimento delle labbra, ma quello del volto sì, ed è evidentemente arrabbiato per qualcosa, e i tentativi di calmarlo della ragazza non sembrano avere altra conseguenza se non quella di irritarlo ulteriormente. Lui scosta la testa, la punta della sigaretta che si illumina ulteriormente per un attimo, finché una mano della ragazza non l’afferra, sfilandola dalle labbra del fratello. Mi aspetto che la fumi lei, adesso, e invece no: la mia attenzione viene catturata da una piccola stella cadente che vola sopra il giardino, disperdendo effimere scintille quando cade in un angolo, nell’erba.
    
    Per qualche motivo, la mia mente si perde nel pensiero che non è una buona idea ...
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