1. Emanuele e la puttana capitolo secondo


    Data: 21/02/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... a lui di dirmi "un bacio?". E' un bacio lungo, di quelli che riservo solo ai clienti più affezionati o a quelli che pagano di più. Baci che sconfinano nel non-professionale, spesso, perché non c'è nulla di meglio che far dimenticare al cliente che sei una professionista. Tuttavia, visto che lui un cliente non è, dovrei domandarmi come mai stiamo qui a limonare come due adolescenti per così tanto tempo. E come mai quando mi sfiora il seno sento una cosa più simile a una frustata che a un brivido.
    
    - Potrei fare alcuni cenni introduttivi alla teoria del pompino... - gli sussurro stendendolo sulle lenzuola, passando la lingua sulla pelle, mordicchiandogli i capezzoli e tirandogli i peli con le labbra - forse ti potrebbero interessare...
    
    - Dei prolegomeni, intendi?
    
    - Proprio quelli - rispondo.
    
    - Magari le introduzioni le rimandiamo a dopo - sospira.
    
    - Sono d'accordo...
    
    Scendo dal letto e mi inginocchio tra le sue gambe. I clienti possono scegliere ciò che vogliono, ma nel mio giorno libero i bocchini li faccio come piace a me e come mi riescono bene. E desidero che questo in particolare mi venga benissimo. Perché? Boh, non saprei dire. Continuo ad avere una strana attrazione per lui e una strana voglia di regalargli il meglio. Motivo per cui faccio ciò che davvero mi riesce meglio, seguendo il mio istinto, il mio talento e il mio piacere. E anche il mio orgoglio. E sì, perché puoi anche essere una professionista esemplare ma se non sai succhiare un uccello ...
    ... come Cristo comanda, se non ci sei portata o non hai le giuste skill, se non ti piace da matti come piace a me, se non ne vai fiera... beh, non riuscirai mai a svuotarli come li svuoto io.
    
    Con Emanuele tuttavia c'è qualcosa di diverso da ogni altra volta. Me ne accorgo subito, dalla prima carezza lenta e leggera. Difficile da spiegare: i coglioni sono gonfi e pieni, ma non più di altri; il cazzo è cicciotto come piace a me, ma non sopra la media. Nulla però mi ha mai dato queste sensazioni. La prima cosa che mi colpisce è il calore, dai primi colpetti leggeri fino agli assaggi più profondi. Quando glielo prendo tutto in gola il suo sospiro mi scuote facendomi sbrodare, i suoi peli pubici sono come fili scoperti sulle mie labbra, un live wire che mi dà la scossa lungo tutta la spina dorsale. E sotto la sua pelle sento le contrazioni muscolari, le sento quando gli passo la mano sul ventre, sul sedere, sulle cosce. Pulsazioni in perfetta consonanza con le mie, anche quelle del cazzo naturalmente. Chi è che possiede e chi è posseduto? Non lo saprei dire, sembriamo una cosa sola.
    
    Se fosse una prova olimpica, salirei di corsa sul gradino più alto del podio a raccogliere la sua medaglia liquida e densa. Vorrei che non finisse mai, mai, mai. O almeno non prima della fine dell'inno nazionale. Vai Emanuele, vai. Sporcami, penso poi io a ripulire tutto.
    
    Che vi dicevo? Come Cristo comanda. Un pompino come Cristo comanda.
    
    - Grazie...
    
    Sono io che parlo, eh? Sono io a dire ...
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