Emanuele e la puttana capitolo secondo
Data: 21/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti
... pacchetto di sigarette in mano.
- Hai qualcosa di strano, questa mattina - dice prendendone una e facendosela accendere - cioè, strano rispetto a ieri sera.
E' vero, ha ragione. Mi sento addosso qualcosa di strano da quando sono andata in cucina a preparargli il caffè, ma soprattutto ora che gli ho acceso la sigaretta. Qualcosa che per una come me è paradossale, inattesa, impropria. Qualcosa che potrei definire come una incalzante, inesorabile, formidabile voglia di cazzo. Da non credere. Per un attimo avverto anche la sensazione di lui che mi penetra e mi apre come un avocado. Da non credere proprio.
- A parte il trucco che non ho più - rispondo cercando di dominarmi - non ho niente addosso, ma non è che ieri sera fossi molto più vestita...
- Stai anche meglio senza trucco, però non è quello...
- Ti riferisci al fatto che non parlo più come una coattona? Posso anche fare di meglio, posso usare la parola "prolegomeni", se voglio.
- Prolegomeni? - domanda ridendo.
- Eh, prolegomeni, pro-le-go-me-ni... - rispondo - sai quando devi parlare di una cosa ma prima ne esponi i principi generali? Una specie di introduzione, un abstract...
Straparlo, è chiaro. Straparlo cercando di resistere a me stessa. Ma è una battaglia persa. Devo ammettere che, per un motivo che non saprei spiegare nemmeno sotto tortura, ho voglia di questo tipo qui. Premetto: non so che effetto abbia fatto a lui, ma a me dormire con uno sconosciuto senza fare sesso non fa né caldo né ...
... freddo. Ho un paio di clienti fissi che mi pagano anche, per questo. Uno vuole addirittura che faccia finta di essere la sua segretaria, gli piace che receptionist e cameriere che ci portano la colazione in camera la mattina pensino che è uno che si scopa la segretaria strafiga. Lo rassicura, si vede, lo gratifica. Ogni tanto ok, allunga le mani, ma tanto nemmeno gli viene duro. Emanuele invece non ha insistito né allungato le mani, stanotte. E nemmeno ora ha fatto nulla, a parte quel complimento sulla Venere di Botticelli. Sto facendo, inspiegabilmente, tutto io.
- E a proposito di cosa vorresti usare la parola "prolegomeni"? - domanda.
- Boh, non lo so, vedremo... ma tu com'è che hai ancora il pigiama?
- Perché?
- Non vuoi scopare?
- Cosa? Ma lo sai che non ho un euro, te l'ho detto!
- E io ti ho detto che a casa mia non lavoro...
- Sei sicura?
- Te l'avrei chiesto? A me va di scopare, a te no? E' pure il primo dell'anno... no, alt non te ne uscire con quella cosa che "chi scopa a capodanno...", non la sopporto.
Fa per togliersi la maglietta, lo blocco. Gli dico "eh no, scusa, se ti avessi trovato nudo nel letto, ok, ma poiché tu hai visto me, adesso scendi e mi fai la sfilatina". "Uno spogliarello?", domanda. "Qualcosa del genere, come ti viene meglio, vuoi la musica?". "Canto io, preferenze?" "Non particolari, mi accontento di toni e semitoni al posto giusto".
Scende dal letto e improvvisa una specie di balletto. Sedicente sensuale, diciamo così. ...