1. Il passato che ritorna


    Data: 07/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    ... che questo incontro l'ha voluto il destino.
    
    Ho annuito, quasi senza respirare – ok, questo pomeriggio sono libera, facciamo alle quattro al bar del parco?
    
    Cercavo di sembrare più naturale possibile, ma dentro stavo morendo.
    
    – Ok, ti aspetto lì, porto Max da sua madre e arrivo.
    
    L'accenno alla madre di Max è stato come un cazzotto in piena faccia... Cazzo! Antonio è sposato! In che cazzo di ginepraio mi sto infilando DI NUOVO?
    
    Quasi stordita per l’inaspettata piega che ha preso la mia giornata, mi preparo per l’appuntamento: indecisa su cosa indossare, opto per la semplicità. Un paio di leggings di pelle neri che mi fasciano il sedere pieno, stivaletti col tacco non troppo alto, una camicia bianca e un blazer, al collo una lunga catena con un pendente che porta l’attenzione esattamente tra i due seni che, tirando leggermente i bottoni della camicetta, sembrano chiedere di essere liberati dalla loro prigione. I capelli sciolti e un trucco leggero completano il look. Un ultimo sguardo allo specchio, afferro la borsa e infilo il portone.
    
    Il bar del parco è la mia zona di comfort: lì mi sento a casa e so che se avessi bisogno di tirarmi fuori da un impiccio, Luca, il barista, mio caro amico, sarebbe intervenuto a un mio cenno.
    
    Alle quattro e cinque apro la porta del bar e trovo Antonio seduto ad un tavolino laterale, quasi in disparte, che guarda nella mia direzione. Mi sorride e mi fa un cenno con la mano, e io sento nuovamente quel brivido partire dal collo ...
    ... e arrivare fino alla vulva.
    
    Ok, sono in ballo, ma il ballo ora lo conduco io.
    
    Un saluto, un leggero bacio sulla guancia (lo riconosco il suo odore afrodisiaco…) e mi siedo di fronte a lui.
    
    – Sei sempre uno spettacolo, Sa – Il tempo di qualche convenevole e arriva Luca al tavolino per prendere l’ordinazione.
    
    – Ehi Sa, mi porti un nuovo amico? – mi dice stampandomi un bacio sulla guancia.
    
    – In realtà lui è un vecchio, vecchissimo amico – rispondo. – Luca, ti presento Antonio: lui è la persona che mi ha fatto conoscere i Metallica, i Dream Theater e mi ha regalato il primo clamoroso orgasmo della mia carriera!
    
    Luca ride, abituato alle mie provocazioni, e ribatte: – allora merita un giro di birra offerto dalla casa –, strizzandomi l’occhio e andando via in un baleno.
    
    Antonio cambia espressione, diventa rosso in faccia e sembra non avere parole. Conosco quel mix di timidezza e sensualità che lo ha sempre caratterizzato, e ho voluto spingere subito il piede sull’acceleratore: sono io a dirigere il gioco.
    
    Mi guarda con occhi interrogativi: – è la verità, in fondo, di che ti stupisci? – dico sorridendo – e ti dirò di più: tu mi hai sedotta e abbandonata, e non mi sono mai ripresa dallo shock!
    
    Il tono della mia voce è canzonatorio, le sue mascelle serrate iniziano a rilassarsi e lui si illumina nuovamente in un sorriso.
    
    Freud diceva che scherzando si può dire di tutto, anche la verità. Prima di lui nessuno aveva saputo farmi godere. Ero una ragazzina che ...
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