La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... lucchetti. Continuò quindi dicendo che le servivano per la sua bicicletta. Quest'immagine invece fece fatica a formarsi nella mia mente, non riuscivo a vederla su una bicicletta con l'aria raffinata che aveva. "Si, certo", le risposi, "entri pure". Gettai nel cestino il bicchiere di plastica del caffè ed entrai mentre lei mi seguiva. "Ecco qua", dissi, "ci sono tutti i lucchetti che vuole e alle sue spalle troverà ogni tipo di catena". "La ringrazio", disse, accennando un sorriso. Scelse ciò che le serviva, estrasse dalla borsetta il portafogli e pagò in fretta. Se ne andò quasi correndo, come avesse scordato una pentola sui fornelli e temesse per il peggio. Appena abbassai lo sguardo sul banco vidi un biglietto da visita rosa e dorato con scritto "Carla, Massaggiatrice erotica". Anche in quel caso il mio cervello, che quel giorno pareva dotato di un inedito senso dell'umorismo, pensò "a Carla piace darla". Emisi una veloce risata a quella mia squallida battuta interiore e cercai di capire cosa potesse essere un massaggio erotico. Si trattava forse di un massaggio in zone erogene? Rimasi immobile a pensarci per un po', infine mi dissi che avrei potuto scoprirlo solamente prenotando una seduta da quella misteriosa Carla.
Parte II
“Pronto, si salve, ehm… vorrei prendere un appuntamento per un massaggio”, dissi timidamente appena la voce di Carla giunse al mio orecchio. “Certo, quando preferirebbe? Domani ho l’agenda piena, può andarle bene mercoledì?”, chiese ...
... impassibile la donna. “Si… sarebbe meglio nel tardo pomeriggio, anzi alle sette di sera, ma credo sia troppo tardi per lei magari”, risposi, quasi intenzionata a ritrattare lasciando perdere tutto. “No no, non si preoccupi, va benissimo, facciamo mercoledì alle sette, l’indirizzo ce l’ha sul biglietto da visita se non sbaglio”. Quest’ultima osservazione mi fece sobbalzare, perché mi fece sospettare che si ricordasse di me e mi avesse persino riconosciuta dalla voce. “Si infatti”, ammisi imbarazzata. “Va bene, ci vediamo mercoledì”, concluse la donna e riagganciò senza dilungarsi ulteriormente. Ero spaventata e nello stesso tempo fortemente eccitata, non avevo idea di ciò che potesse aspettarmi nel corso di un massaggio erotico. Quel mercoledì sera cercai di chiudere il negozio prima possibile e ci riuscii, non c’era così tanta gente a quell’ora. Mi fiondai a casa per fare una doccia a tutta velocità e pur essendo ormai affamata e priva di forze presi la macchina e mi diressi dalla massaggiatrice. Giunta al portone dell’edificio in cui la donna riceveva rimasi sorpresa nel trovare scritto sul campanello “Carla, massaggiatrice erotica” esattamente come sul biglietto da visita. Suonai. “Si”, rispose decisa la sua voce. “Salve, sono…”, “Ah si, quella delle sette”, mi interruppe lei, “salga pure”. E sentii lo s**tto secco della serratura. Salii le scale già sentendo un intenso profumo di rose. Il suo studio, se così lo si può chiamare, si trovava al primo piano. Carla mi accolse alla porta ...