La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... tolse la testa da sotto la gonna e mi guardò con gran desiderio, si morse le labbra per farmelo capire, si alzò, prese una delle mie mani e la portò al suo cazzo duro. Sbottonò i pantaloni, mi baciò e con una mano prese i miei capelli biondi, poi portò l’altra mano alla mia figa e mise
due delle sue enormi dita dentro, ero bagnatissima e lui si muoveva dentro di me. Era molto eccitante vedere le nostre figure attorcigliate tra i baci, le mani e quasi nudi. Mi fece girare mettendosi dietro di me e sentii la sua verga durissima, continuò a toccarmi i seni ed a mordermi il collo. Si abbassò del tutto i pantaloni e mi penetrò da dietro con il suocazzo, entrava e saliva gonfiandosi ogni volta di più, mi prese con fermezza in vita e mi strinse sempre di più e senza pausa continuammo a ritmo di cavalcata. La sborranon tardò ad uscire e sfiorarmi il culo. Ero felice e sudata, l’ombra delle viti non era stata sufficiente per tanto calore. Mi diede la sua camicia per asciugare il
sudore e pulirmi del suo latte dal culo mentre si abbottonava i pantaloni. Bevemmo acqua fresca e tornammo a lavorare, fu il nostro primo incontro di sesso ma non l’ultimo, come non fu l’ultimo giorno di lavoro.
Continuai a lavorare altri due mesi poi me ne andai in un altro posto a fare un altro lavoro ed a godere di altre avventure riempiendo il mio quaderno di racconti erotici e di sesso.
Una piccola storia d’amore
Le cose cominciarono a prendere una piega non piacevole, diciamo che gli ...
... affari e l'amore cominciarono ad andare in discesa, prima impercettibilmente poi con un'accelerazione imprevedibile. Capirai anche tu, che accettando prestiti al 10% ogni quindici giorni e il lavoro stagionale, capitava nei mesi morti di dover chiedere prestiti per pagare gli interessi sui prestiti precedenti e questo avveniva sempre a fine mese, quando c'erano da pagare gli stipendi al personale e la luce, carissima. Scelta improrogabile per non chiudere, ma ad Alexandra la cosa non importava poi molto. Lei viveva nel suo mondo e comprava vestiti che poi regalava alle amiche o alle zie, comprava capelli finti che una volta applicati la involgarivano in modo esagerato, comprava scarpe (decine e decine) si metteva unghie finte, cambiava telefonino con la velocità della luce. Insomma, finchè al mattino poteva mettere mano ai soldi che le necessitavano per le sue inutili esigenze, come andassero gli affari non le importava molto.
Rientrava sempre più tardi nella notte, invece di copiare le lezioni dal libro di scuola passava le ore in classe a scrivere lettere d'amore ai suoi spasimanti, e quando quelli rispondevano conservava le missive nella sua cartella di scuola.
Una perfetta cretina, se avesse voluto tenere nascosti i suoi altarini, una menefreghista invece se pensava che tanto innamorato com'ero non avrei potuto lasciarla per nulla al mondo. Corna comprese.
Ho letto da qualche parte la descrizione degli stati d'animo quando si apprende di avere un cancro. Prima ...