La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... volta non mi diceva che il massaggio era terminato: quindi prendeva ancora un po’di quell’olio profumato e, con il respiro affannoso, mi iniziava ad ungere i seni. Vedevo le sue mani seguirne la curva, per poi stringerli e sollevarli, quasi accostandoli l’uno all’altro: la sua testa che scendeva verso di me e le nostre lingue che si univano finalmente in un bacio saffico, intenso e dirompente.
Ora mi ero seduta sul lettino e le sbottonavo la larga camicia bianca, un bottone per volta, con una lentezza esasperante, sia per lei che per me.
E quando anche l’ultimo bottone veniva aperto, con mani tremanti le scostavo i lembi di stoffa, fino a scoprirle il seno dalla pelle scura e dai capezzoli quasi neri.
E, alla fine, la prendevo in bocca, le tiravo con i denti quelle due scure punte, erette e frementi per l’intensa eccitazione.
Poi le mie mani avevano preso a spalmarla di olio, a rendere lucida quella pelle da favola che mi faceva impazzire di passione...
...e venni nella bocca di Luca, sulla sua abile lingua. Il piacere fu così intenso da rivoltarmi il corpo e l’anima, in un orgasmo così assoluto da risultare quasi doloroso.Luca si allungò su di me e mi baciò, la sua lingua a frugare nella mia bocca, ed io sentii il mio sapore sulle sue labbra, sulla sua pelle bagnata da quel mio incredibile orgasmo.
Mi tirai su e, ancora scossa da quello che era successo al mio corpo per merito di Luca, e alla mia mente grazie al pensiero di Anastasia, lo feci sdraiare ...
... sul letto.
Subito gli afferrai con la mano il pene, scoprendo completamente la larga cappella violacea per l’eccitazione e, abbassando la testa, lo presi interamente in bocca, iniziando a succhiarlo con voluttà.
- Ahh… amore… sei s**tenata stasera… - mi disse Luca, appoggiando le mani sui miei capelli.
- continua -
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capitolo 4
Ora passavo la lingua sulla cappella, ora la sfioravo con le labbra, ora mi facevo scivolare il pene lungo la guancia. Mi rendevo conto di essere posseduta, quasi divorata, da un desiderio oscuro e sconosciuto, di leccare e di succhiare la virilità di Luca con una smania ed una frenesia mai provate in passato.
Ed anche Luca si era chiaramente accorto di quanto io desiderassi il suo cazzo in quel momento: lo sentivo gemere ed ansimare, torturato dalla mia bocca e dalla mia avida lingua.
Ma non volevo che lui venisse tra le mie labbra o nelle mie mani: lo volevo dentro di me, dopo, e volevo sentire i suoi schizzi caldi dentro il mio corpo impazzito.
Stringendo abilmente la base del suo pene, ritardando in tal modo la sua eiaculazione, andai avanti con la bocca così a lungo da farlo quasi uscire di senno, rapita da quella esaltazione sessuale per me assolutamente nuova.
Quando Luca avvertì che il piacere che la mia bocca gli stava dando si era trasformato in una sensazione quasi dolorosa, quando non resistette più a quel dolce supplizio che gli stavo imponendo, mi sollevò la testa dal suo pene e, ...