1. La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla


    Data: 05/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster

    ... ero stata prossima all’orgasmo, nei miei pensieri erano rimaste solo Anastasia e le sue mani, esclusivamente lei ed il suo corpo fantastico.
    
    Ma, forse, era stata la mia mente a creare tutto quel film, a farmi credere che Anastasia mi desiderasse veramente e che io desiderassi veramente lei.Tornando indietro negli anni, non mi ricordavo di aver mai provato il desiderio di andare a letto con un’altra donna.
    
    E un desiderio così incontrollabile, per giunta.
    
    Sì, da adolescente, con la mia migliore amica di allora, quando qualche volta restavo a dormire a casa dei suoi genitori, ci eravamo toccate e accarezzate, avevamo provato a leccarci le tette per vedere se tutto quello che si fantasticava sul sesso fosse vero, ma più per un gioco adolescenziale che per un reale desiderio fisico. Certo, era stato piacevole, non dico di no.
    
    Ma, in fondo, noi volevamo capire solamente cosa si provasse, cosa il futuro ci avrebbe riservato riguardo al sesso e all’amore. Ma sempre con la convinzione, anzi, con la granitica certezza, che la nostra realtà sessuale fosse con gli uomini, con tutti quei ragazzi che iniziavano a venirci dietro sempre più di frequente.E così in definitiva era stato.
    
    Con tutti gli uomini con cui ero andata a letto (e nemmeno così numerosi, per la verità), avevo realizzato in pieno la mia femminilità, avevo goduto del contatto con i loro corpi, avevo amato ogni istante passato con loro.
    
    Senza mai essere sfiorata da dubbi o perplessità.
    
    Mai avevo ...
    ... neanche lontanamente supposto che con un’altra donna il sesso sarebbe stato più appagante, più intenso e infinitamente più dolce.
    
    Ma quel pomeriggio a Creta molte delle mie certezze stavano vacillando, molte delle cose che davo per scontate ora venivano messe in discussione, anche se Anastasia mi aveva solo fatto un massaggio, niente di più, come ne faceva a tante altre persone durante la stagione estiva. Eppure io la desideravo, la volevo ogni istante di più; volevo perdermi sulla sua pelle, volare in paradiso tra le sue mani, godere con lei, su di lei, sotto di lei, e stretta a lei.
    
    La volevo.
    
    E questo mi spaventava, mi terrorizzava.
    
    Ma mi eccitava tremendamente.
    
    La desideravo.
    
    E, malgrado i miei sforzi per riportare la questione su un piano razionale, non ci potevo fare assolutamente nulla.
    
    Quando giunse l’ora di lasciare la spiaggia, salimmo nelle rispettive camere per prepararci alla cena. Una volta nella nostra camera, Luca andò di filato sotto la doccia ed io, mentre aspettavo che lui finisse, mi sdraiai sul letto, ancora con il costume indossato.
    
    Mi era impossibile non farlo.
    
    Continuavo a pensare ad Anastasia.
    
    Facevo di tutto per convincermi che il mio desiderio per lei fosse una follia, una follia creata da un momento di debolezza, da un semplice ed innocente massaggio, come in effetti poi era stato. E che la mia fantasia avesse fatto il resto.
    
    Un sogno, piacevole come pochi, ma un sogno e basta. I miei veri desideri non potevano essere ...
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