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La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... di parlare”, anche se un largo sorriso di complicità si aprì sul suo viso. Mi confermò inoltre che la nipote, d’ora in poi, capita la situazione, avrebbe evitato di farle certe sorprese e avrebbe sempre telefonato prima di andarla a trovare soggiungendo: “Così sono sicura di non disturbare”. A quelle parole dissi a Marisa, fra il serio e il faceto: “Se tua nipote avesse dei pruriti, dille pure che potrebbe guardare qualora la cosa la stimolasse (non le dissi “partecipare” per non eccedere nella spregiudicatezza anche perché non potevo immaginare come l’avrebbe presa Marisa) “; ma lei quasi inorridì: “Ma sei matto; cosa dici”, quindi replicò: ”Come potrei scopare tranquillamente e concentrarmi sapendo che mia nipote mi sta osservando”, al che ,presa la palla al balzo , aggiunsi:” E magari si sta pure masturbando”, e lei di riflesso si lasciò sfuggire: “Eh, magari anche si”. Fu dopo questa risposta che mi resi conto che anche a Marisa il “voyorismo” l’avrebbe stimolata, e non poco; la sua sola ed unica apprensione non era infatti il farsi vedere, neppure che a guardare fosse la nipote in fondo la preoccupava; il suo solo ed unico timore era il non riuscire a concentrarsi come avrebbe voluto sapendo che qualcuno la stava osservando e magari si stava anche toccando. I nostri incontri cominciarono ad avere cadenza settimanale; Marisa sembrava volesse recuperare il tempo perduto tanta era la foga che esprimeva durante le sue performances e l’argomento nipote non fu più neppure ...
... sfiorato, anche perché non fummo più “disturbati”. Si era creata fra noi un’intesa sessuale incredibile, mai l’avrei creduto possibile in così breve tempo; tutto quello che ci frullava in testa, veniva prontamente sperimentato, senza remore ne titubanza alcuna, anzi, dovetti constatare che la mente di Marisa era molto più fertile della mia (che è già un vulcano) in quanto ogni volta mi riservava sorprese sempre nuove. Un pomeriggio si fece trovare sul letto (ormai avevo la chiave per entrare in casa) mentre stava “giocando” con tre cazzi di gomma contemporaneamente, due infilati in figa e nel culo mentre il terzo lo stava facendo scorrere sul suo corpo, lucido di crema profumata, non disdegnando di insalivarlo continuamente. Quando mi vide comparire sulla porta della camera, il suo viso si illuminò di libidine e mi invitò, in modo molto diretto, ad infilarle in bocca anche il mio di cazzo, cosa che prontamente feci. La sua lingua iniziò a “lavorarlo” sapientemente facendolo inturgidire ancor più di quanto già non fosse bagnandolo copiosamente. “Sei proprio una gran troia” le dissi mentre con colpi sempre più violenti le profanavo la bocca spingendoglielo sempre più in gola. Marisa succhiava avidamente e mi chiesi come facesse a non avere rigurgiti tanto il cazzo entrava, fra le sue labbra oscenamente dilatate, sempre più in profondità. Intanto le sue mani spingevano sempre più dentro di sé i due falli di gomma che ormai erano quasi del tutto scomparsi alla vista ed in breve, dopo ...