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La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... guardarlo e chissà in quanti l'hanno desiderato. Mi sarebbe piaciuto che lui, per farmi capitolare, avesse imposto la sua autorità di marito per sverginarmi anche nel secondo canale. Ahimè tutto questo non si è verificato e la delusione si è unita ad altra delusione. Dopo poco meno di un anno di matrimonio, avevo deciso di lasciarlo, volevo separarmi per poter approfittare di una vita libera da ogni tipo di legame e conoscere qualcuno che mi avrebbe soddisfatta a dovere. Ero così frastornata che la mia espressione infelice era palese ma non nei confronti di Roberto che continuava imperterrito la sua vita coniugale mediocre. Chi si è accorto di questo mi stato d'animo è stato mio suocero, Claudio il padre di mio marito. Ho avuto sempre un debole per lui fin dal primo giorno che l'ho conosciuto, era un bell'uomo e fisicamente lo desideravo. Mi vergognavo di questo sentimento, ma sentivo chiaro il desiderio che mi prendeva allo stomaco e sfocava con un incontrollabile calore nella fica. Non ero per nulla impressionata dalla sua età, a quel tempo aveva 56 anni, e riconoscevo che era un uomo veramente affascinante. Mi vergognavo della sua presenza, non volevo che il mio desiderio nei suoi confronti t****lasse e fosse così evidente e per questa ragione ogni volta, abbassavo lo sguardo. Vedendomi così triste e con l'espressione del viso così tirata mi ha messo un dito sotto il mento facendolo alzare e guardandomi negli occhi mi ha detto: - Che cosa succede' Perché sei così ...
... triste' Avevo timore di lui ed al solo guardarlo mi scioglievo tutta. Lui ha insistito: - Allora non vuoi proprio dirmi cosa ti sconvolge. - Nulla, perché mi dici questo' - Perché ti vedo così tirata e sicuramente qualcosa ti affligge. - Non ho nulla. - Non è vero, non mentire. - Non ho proprio nulla. - Non voglio costringerti a dirmi cose che non vuoi. - Non ho proprio nulla da dirti. Lui educatamente ha fatto cadere il discorso e non ha insistito più di tanto, anche se in cuor mio desideravo che lui insisteva e mi faceva capitolare rivelandogli la natura della mia insoddisfazione. Avevo la fica in fiamme e riconoscevo che provavo amore per lui. Una mattina d'estate ho ricevuto una telefonata, dall'alto capo c'era lui e la sua voce mi ha preso languidamente allo stomaco. Mi supplicava se potevo aiutarlo, doveva risistemare la cantina ed aveva bisogno di una mano. Mi ha anticipato che il lavoro non era pesante, c'era solo bisogno di mettere in ordine le bottiglie e qualche damigiana. Balbettando il mio assenso ho aggiunto che andavo subito. Dopo poco ho suonato alla sua porta, è venuto ad aprirmi e l'emozione di averlo vicino mi ha ripreso in modo prorompente. Mi ha solamente detto che mi aspettava in cantina, sono andata in camera e mi sono cambiata d'abito, ho indossato una vestaglietta di cotone, per essere più pratica e meno impacciata. Sono scesa per le scale e l'ho raggiunto nella cantina, lui era già all'opera, aveva spostato della roba e ...