1. Ballando, ballando...


    Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: smudanderos, Fonte: Annunci69

    ... solitamente si fa verso un’ipotetica amata e con quel suo fare, indicava proprio la mia Camilla, che ricambiava lo struggimento, dimenandosi provocatoriamente e sorridendogli civettuola. Sembrava ubriaca, ma il Prosek c’entrava poco: aveva preso una sbornia per Nikola. Motivo più che sufficiente per tornare così assiduamente, cioè ogni sera, da lui.
    
    Arriva finalmente l’ora di levare le ancore. Il segnalibro è rimasto dov’era la mattina. Torniamo alla base, ci laviamo e ci prepariamo per uscire. Riguardo a Nikola, Camilla sentenzia che questa sera è decisa a farselo. Approvo e, complice, le sorrido, citando lo «statuto» di coppia, che prevede per entrambi l’assoluta libertà sessuale, comprese le passioni che possono accendersi facilmente, soprattutto quando si è in vacanza. Un fremito sale su per la schiena quando vedo l’abito che indossa: un vestitino trasparente con dei volant, sia sulle cosce, appena sotto la figa che sulle tette, appena sopra i capezzoli. La caratteristica forma della stoffa, a pieghe, crea un gioco vedo-non vedo e, diciamolo sottovoce, lascia anche un bel vedo-molto-vedo, qua e là, secondo i movimenti della puttanella di mia moglie che, da brava «smudandera», si presenta anche totalmente nuda, sotto. Per forza, essendo una portatrice sana di figa bollente, qualsiasi mutandina, non di amianto, rischierebbe di andare a fuoco per autocombustione in breve tempo.
    
    Mi chiede: «Come sto? Si vede tanto che non ho niente, sotto?». Abbozzo un: «Diciamo che ...
    ... ballando in mezzo alla gente, con le luci soffuse, un occhio attento potrebbe scorgere una tetta o intercettare, se ha l’occhio di falco, una natica non ornata da pizzi e dedurre che non hai nulla sotto, ma i più vedranno una donna vestita di nero, anzi, una donna piuttosto svestita, di nero. Quando sarai seduta al ristorante, non lo noterà nessuno, se non chi si ritrova proprio dietro di te e potrebbe lisciarsi gli occhi dalle spalle, fino giù, alle chiappe nude, ma che importa: siamo tra nudisti, no?». In realtà si nota eccome, che è senza intimo, ma me ne guardo bene dal dirlo ad alta voce, altrimenti potrebbe anche cambiarsi d’abito ed io non voglio, perché sto vibrando al pensiero delle occhiate laser che le spareranno addosso, sia uomini che donne. Certo, di sera è tutto stranamente diverso: una donna, mezza nuda, fa più effetto di quanto non lo faccia tutta nuda di giorno, in spiaggia. Tranne se assume atteggiamenti provocatori, come fanno solitamente qui le troie, dal mattino al tramonto, e anche dopo. A volte mi chiedo: «Tutte queste strafighe, vestite così sexy, che si vedono ballare, dove si mettono alla spiaggia? Io, di giorno, davvero non riesco a notarne così tante!».
    
    Salendo le scale di pietra, che conducono al locale notturno, sale anche l’agitazione. L’aria profuma di sesso e d’intrigo. Chissà quante fighe, in abiti succinti e quanti cazzi trepidanti, hanno percorso questi stessi gradini e si sono poi incontrati lì sopra, per terminare la serata fondendosi in ...
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