1. Mara


    Data: 28/01/2019, Categorie: Etero Autore: Frossi, Fonte: EroticiRacconti

    ... quella fonte e denota il grande piacere di lei che stimola e ancora stimola quello di lui. Infine, un orgasmo lungo e prolungato, all'unisono ma senza penetrazione. Sono spossati ora e si stendono, Mara riversa sul tavolo, Carlo scivolato a terra su un vecchio tappeto. Non si vedono ma reciprocamente sentono i loro sussulti in attesa di un relax che tarda a venire e placare i due corpi scossi. La notte è ancora lunga e dopo un po' il desiderio risale ma lei deve andare, il marito le telefonerà e non può non farsi trovare in casa a quell'ora. Carlo non insiste, dopo l'amore ha sempre preferito restare solo, un po' perché gli piace rivivere in solitudine l'ebbrezza, un po' come a voler far capire che quei rapporti sono qualcosa di bello ma che non ha niente che possa far pensare all'inizio di una relazione, tanto meno di una convivenza. Ma con Mara, lui l'ha capito, non c'è pericolo, si vede che ci tiene al matrimonio, che storie come quella appena vissuta e che forse avrà un seguito vogliono essere però episodiche, niente che porti a una rottura con il coniuge e i suoi due figli.
    
    Carlo è ormai giunto alla cinquantina e ha impostato la sua vita sull'apatia, l'indifferenza ai casi della vita quelli belli, quelli brutti, uno stoico moderno che non cerca la felicità per sfuggire al suo opposto. Epicuro anche ma senza saperlo. Cresciuto da una zia paterna dopo la morte della madre e l'abbandono del padre unitosi ad un'altra dopo la vedovanza, si è riversato sullo studio, la ...
    ... carriera e la ricerca del piacere, quello fisico, dei sensi ma anche intellettuale: quindi arte, letteratura, sesso, gastronomia e sport, tanto sport. Lo sport ed il sesso per il piacere di sentire il proprio corpo, narcisisticamente. Stamattina però è triste e non sa perché, non gli va nemmeno di rincontrarla Mara e spera che nel caso sia lei a toglierlo d'imbarazzo. Infatti, la vede da lontano, vede anche che l'ha visto ma sta prendendo un'altra direzione, quasi volesse anche lei sfuggirlo, senza “quasi”, è così. Che strano, questa mossa lo infastidisce, gli sembra fuori luogo ma naturalmente lascia perdere. Ora è in ufficio e gli viene la voglia di rivederla, di metterla in imbarazzo magari. La manda a chiamare da un usciere:
    
    - La signora...” (non finisce perché non ricorda il cognome) la signora dell'ufficio Collaudi arrivata da poco, la chiamano Mara”.
    
    “Ah ho capito, dottore, vado subito”.
    
    Dopo un po' eccola in maglione e minigonna davanti a sé, un sorrisetto allusivo e subito:
    
    -Scusi dottore, devo andare in bagno, torno subito... a meno che...
    
    Ameno che?
    
    Non sia lei a raggiungermi, sarebbe bello...
    
    Gli volge le spalle ed esce girandosi un attimo con un altro sorriso. Carlo non dice nulla, così colto di sorpresa ma Mara l'ha eccitato con la sua intraprendenza e non esita, va. Certo i rischi ci sono, qualcuno può vedere, capire, non importa, si sente trascinato, costi quello che costi. È lì che l'aspetta, in piedi, il collant a terra vicino al w. c. ...
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