1. Un’autentica porca e il cuckold consenziente. 2° parte Trappola erotica.


    Data: 27/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    ... Credo che capirai e saprai adeguarti, non sei infatti una ragazzina presa in trappola, ma una donna consapevole capitata qui con l’intenzione di scopare, di tradire il suo uomo.
    
    Tento una timida protesta, ma capisco bene la sua inutilità nonostante l’ebbrezza alcolica. In sostanza sono stata ceduta a un uomo perché possa divertirsi con me in cambio di favori riceviti: puttana, peggio, schiava venduta per questo pomeriggio.
    
    La mia camicetta di seta bianca contiene a stento le mie rigogliose mammelle, tanto che i bottoni sembrano sul punto di schizzare via, i capezzoli turgidi si disegnano, in rilievo, sulla seta dalla trama leggera. Avvicino i miei piedi e serro le mie cosce in un istintivo gesto di difesa.
    
    I due uomini, mi guardano il seno, annuendo fra loro.
    
    - Splendido, una quarta certa direi, esatto? Rispondi, prego.
    
    - Si…esatto.
    
    Comincio a sudare per la tensione e la camicetta si bagna sotto le ascelle.
    
    Percepisco l’odore del mio sudore, acre per la tensione: sono un animale in trappola.
    
    Le mie forme procaci sono oggetto di commenti sempre più triviali e volgari , sento il cuore che batte più veloce, il respiro diventa affannoso e si trasmette ai seni che si innalzano e abbassano sobbalzando.
    
    Tano assume sempre più l’iniziativa - con Cosimo che lo segue complice - e mi apostrofa:
    
    - Sei venuta per divertirti e lo avrai.
    
    Mi palpeggiano da sopra la camicetta e mi baciano la bocca, il collo. Rimango passiva, ma mi accorgo che la mia ...
    ... agitazione non risiede solo nel comprensibile timore, nel senso di vergogna, ma si fa strada dentro me un sottofondo di eccitazione che cresce fino a diventare la sensazione prevalente.
    
    La mia fessura è talmente bagnata da farmi temere - irrazionalmente - di macchiare la gonna.
    
    Tano mi passa decisamente le mani fra le cosce fino a sentire le mutandine zuppe di umori, le scosta e con un dito, poi due mi penetra la figa. Nonostante la mia volontà a non cedere, mi ritrovo a gemere con gli occhi chiusi; lui aspira il profumo dalle sue dita intrise della mia intimità, assorto, inebriato e soddisfatto, coglie che la mia resistenza che cerco debolmente di opporre è prossima alla resa.
    
    - Anche se fai la ritrosa hai una gran voglia, eh? Seguici.
    
    Mi fanno alzare: sono incerta sulle gambe che tremano per la tensione e il vino. Mentre Tano ci precede, Cosimo mi sostiene tenendomi per i fianchi e vengo guidata decisamente, attraverso una ripida scala di pietra, al piano superiore fino ad una stanza pavimentata con mattonelle di cotto, un materasso matrimoniale coperto da un lenzuolo azzurro e appoggiato su una semplice rete.
    
    - L’arredamento è scarno, essenziale ma basterà per lo scopo.
    
    Le persiane sono accostate, il sole del caldo pomeriggio filtra fra le stecche. Il pulviscolo danza indifferente. Il sudore mi cola lungo la schiena, e non tanto per il caldo. Considero che anche se il programma originale è stato disatteso, forse il pomeriggio potrà rivelarsi intrigante ma, le ...
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