1. Benedett whatsapp vol.5


    Data: 24/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: K122, Fonte: Annunci69

    ... aspettando” “Chi ci aspetta…?” mi sentivo proprio rincoglionito…
    
    “Monica e Antonio. Colazione poi spiaggia, ti va?”.
    
    “Si, ok” mi alzai e uscii in terrazzino per cercare di riprendere vita…
    
    “Non pensi sia meglio vestirsi?!” mi disse Laura, io mi guardai e realizzai che ero completamente nudo e con il più classico degli alzabandiera mattutini.
    
    Rientrai senza troppa fretta e senza alcuna preoccupazione. Entrai in bagno, mi sedetti sul water e lasciai che la natura facesse suo corso. Controllai il cellulare e vidi che il tono dei messaggi tra Laura e Monica si era ridimensionato rispetto al livello di porcaggine di qualche ora fa.
    
    - “Sveglia dormigliona!”
    
    - “Buongiorno!”
    
    - “Colazione assieme? Poi cerchiamo qualche spiaggetta carina? Come siete messi?”
    
    - “Io sono in bagno, appena finita la doccia. Lui dorme ancora… adesso lo sveglio… Fra una mezz’oretta giù? Chi prima arriva aspe ok?”.
    
    - “Perfetto. A dopo”.
    
    Mi feci una doccia rigenerante… costume, maglietta, sneaker ai piedi e zainetto in spalla. Sembravo un diciottenne, in realtà mi sentivo proprio un teenager, soprattutto con la stessa quantità di ormoni in circolo.
    
    Raggiungemmo Monica e il marito in sala ristorante. Boh, forse perché ero a conoscenza dell’intimità che oramai si era stabilità le due amiche ma, sembrava che il loro gioco di sguardi fosse molto più articolato…
    
    Mangiammo e ci preparammo qualche piccolo panino da portarci dietro cosicché non fosse necessario rientrare per ...
    ... pranzo. Finito l’ultimo sorso di quella bevanda schifida che chiamano caffè (mi viene sempre in mente l’immenso Totò: “È una ciofeca!”) ci recammo in camera a raccogliere asciugamani, libri e creme solari.
    
    Finalmente intorno alle 10.30 eravamo in cammino verso una spiaggetta tranquilla che ci aveva consigliato il cameriere dell’hotel realtà io non avevo nemmeno capito che avevamo chiesto l’informazione, era stata Monica a interessarsi al tutto.
    
    Camminammo per circa una ventina di minuti lungo un sentiero parallelo al mare che costeggiava un canneto. Si capiva che il mare a un centinaio di metri oltre il canneto ma non si riusciva a vederlo, tanto era fitta la vegetazione. Oltrepassammo un piccolo chiosco bar e poi Monica si intrufolò in quella selva oscura, in effetti si apriva un piccolo varco difficile da riconoscere. Camminammo a testa bassa evitando di venire graffiati dalla natura copiosa. Dopo un po’ si aprì una vista fantastica: un mare cristallino con degli scogli di pietra quasi bianca. Gli scogli erano molto piatti e facili da affrontare. Camminammo ancora per qualche minuto fino a raggiungere una piattaforma naturale, di qualche metro quadrato, che degradava nell’Adriatico.
    
    Un po’ affannati, un po’ sudati ma felici cominciammo a stendere gli asciugamani e a incastrare un piccolo ombrellone tra le fessure di una roccia. Sistemammo gli zainetti all’ombra e ci stendemmo al sole. Poco più in là c’erano altri 2 asciugamani e altri 2 zainetti. Non eravamo i primi ad ...
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