1. Benedett whatsapp vol.5


    Data: 24/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: K122, Fonte: Annunci69

    ... buone, a continuare a succhiarmelo. Poi improvvisamente il cellulare si mise a squillare… era Monica. Passai il cellulare a Laura. Che fece un bel respiro per riprendere sorta di atteggiamento normale e poi… “Ciao Monica! Dove siete?”. La loro conversazione continuava ma il mio cazzo era ancora bel in tiro. La feci alzare e mi sedetti io sul water, la feci girare, lei mi guardava con gli occhi fuori dalle orbite, e la feci se su di me con la schiena rivolta al mio petto. Il mio cazzo era dentro la figa e con le dita le stavo massaggiando il clitoride. L con la mano libera cercava di fermarmi, ma in realtà le piaceva. Il problema era riuscire a mantenere un tono della voce “normale Fu divertente scoparla mentre lei cercava di mantenere un tono distaccato.
    
    La chiamata finì… e finimmo anche noi la scopata, a letto…
    
    Poi doccia e scendemmo in atrio. Ci sedemmo al bar ad aspettare. Dopo un quarto d’ora arrivarono Antonio e Monica, anche loro in tenuta da spiaggia. Ci salutammo e insieme andammo a prendere possesso dei nostri ombrelloni in riva al mare...
    
    Erano oramai quasi le 18… ma ci godemmo le ultime ore di sole, poi il tramonto seduti al chiosco con un aperitivo in mano. Poi un altro e un altro ancora e come nulla arrivarono le 21… decidemmo di mangiare li, un paio di fritture di calamari… e ancora del vi Eravamo ancora tutti in tenuta da spiaggia. Le signore in copricostume e noi in boxer e maglietta.
    
    La serata passò via in fretta, chiacchiere e vino, cosa c’è di ...
    ... meglio?
    
    Verso le 23 pagammo e ci alzammo. Nessuno dei 4 era perfettamente sobrio. Decidemmo di fare una passeggiata lungo il mare, abbracciai Laura e cominciai a palparle il sedere mentre camminavamo. Eravamo in penombra e ridevamo di tutto, molto ma molto allegri. Laura aveva un bel da fare a provare a fermare la mia mano che cercava di sollevare il vestitino per entrare nel costume. Ad un certo p mi lasciò fare. L’alcool e, forse, la voglia la fece desistere e io potei così accarezzare la sua intimità a pelle, mentre camminavamo…
    
    Non so bene come, ma ci ritrovammo in ascensore, loro scesero prima, un piano sotto al nostro. Ci salutammo e ci demmo appuntamento per l’indomani mattina.
    
    Entrammo in camera e Laura andò subito sotto la doccia… Io avevo bevuto forse troppo. Avevo bisogno di un po’ d’aria. Andai in terrazzo e mi sedetti… piegai la testa indietro e la appoggiai al muro. L’ultima cosa che sentii era il silenzio della notte che avanzava.
    
    “Ehi! Guarda!”, era Laura che con un asciugamano arrotolato attorno al busto, che copriva seni e fianchi, si era seduta vicino a Non so da quanto dormivo, ma mi ci volle un po’ per mettere a fuoco il tutto… mi indicava la porta vetro di una stanza posizionata a una ventina di metri di fronte a noi, un piano sotto. La scena era molto intrigante. Due che scopavano sul letto, alla pecorina. Rimasi in silenzio e cercai di “tornare in vita”…
    
    Guardai con maggiore attenzione… “Ma sono Monica e suo marito!” gridai.
    
    “Sshhhh, ...
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