1. Benedett whatsapp vol.5


    Data: 24/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: K122, Fonte: Annunci69

    ... sistemando al suo fianco notai che l’erezione era scomparsa e il suo pene era floscio, ma sempre larghissimo.
    
    “Di tutta questa strana situazione, non immaginavo che fossero così!!”.
    
    “In effetti è un po’ imbarazzante, però ti confesso eccitante, e mi sembri eccitata anche tu” le dissi in un orecchio, per poi baciarla. Lei contraccambiò il bacio con passione, spingendomi la lingua in bocca, sembrava assatanata. Mi girai verso di lei e lei si girò verso di me, le misi una mano tra le gambe, era bagnatissima…
    
    “Mentre stavo accucciata a fare pipì ho sentito che si avvicinava, e mi ha chiesto se potesse guardarmi mentre la facevo” mi disse pianissimo in un orecchio, subito prima di continuare a baciarmi.
    
    “E tu???”, risposi io, contraccambiando il bacio…
    
    “Non ti arrabbiare ma… Gli ho detto di si e ho allargato le gambe…” e mi infilò la lingua in bocca.
    
    “Che porcella… Ti piaceva essere guardata?”, questa volta la lingua la infilai io.
    
    “Si, da morire…”; “E lui…?” “Si è avvicinato, masturbandosi… me lo ha messo vicino alla bocca e mi ha chiesto se mi andasse di succhiarglielo”, di nuovo la sua lingua in gola.
    
    “lo hai spompinato!!!???” “No, non me la sono sentita, allora mi ha preso una mano e mi ha chiesto almeno di segarlo…”
    
    “lo hai fatto?” “Si…”
    
    “Brava la mia troietta… anch’io ne avrei bisogno adesso. E lui dove è venuto?” chiesi sempre sottovoce nell’orecchio…
    
    “Voleva schizzarmi in bocca, ma gli ho detto assolutamente no… però ...
    ... mi ha sporcato le tette. Non arrabbiarti ti prego”.
    
    “Non mi arrabbio… Però toccami…”
    
    Lei mi prese il cazzo in mano e lo strinse fortissimo, dando inizio a un dolce su e giù…
    
    Non ci vidi più, le presi la mano, mi alzai e contemporaneamente invitai anche Laura ad alzarsi e la portai nella vegetazione fitta. Ci addentrammo solo di qualche metro, le presi il viso tra le mani e la baciai con impeto e passione. Poi la spinsi a inginocchia per farmi un pompino.
    
    “Maddai… qui…?!”
    
    “Si, non resisto più…”, cominciò a succhiarmelo con foga e contemporaneamente con una dolcezza paradisiaca.
    
    Avevo però voglia di penetrarla… mi inginocchiai anch’io, dietro a lei. Le leccai la figa e il culetto con foga e passione. Poi appoggiai la punta del cazzo alla figa e la scopai con forza animalesca. Dopo poco la sentii soffocare un urlo di godimento mi fermai e mi alzai. Lei sollevò il busto e cominciò a spompinarmi. Bastarono pochi secondi e le riempii la bocca di sperma che lei ingoiò come se nulla fosse.
    
    Pochi minuti per riprenderci e tornammo a prendere il sole.
    
    Appena i nostri compagni di viaggio si accorsero del nostro arrivo vidi Antonio togliere lentamente la mano dalla figa di Monica che si alzò e scese in mare.
    
    “Aspettami! Vengo anch’io…” disse Laura.
    
    Io mi misi a pancia in su con gli auricolari addosso e accesi la musica, ma stavolta scelsi io: la 9 sinfonia di Beethoven in una versione dei Berliner diretti da Abbado. Giornata fantastica! 
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