1. Benedett whatsapp vol.5


    Data: 24/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: K122, Fonte: Annunci69

    ... quasi plebiscitaria.
    
    Presi lo zainetto, mi misi le scarpe e mi incamminai.
    
    Appena entrato nel canneto all’ombra mi sedetti per un paio di minuti. Amo il mare e l’estate ma non il troppo sole, 5 minuti furono più che sufficienti per riprendere possesso dei miei occhi. Mi rimisi in marcia e… arrivò uno strano messaggio da Laura.
    
    - “Non te la prendere”;
    
    - “Che succede?”
    
    - “Loro sono andati a fare il bagno”
    
    - “Perché mi dovrei arrabbiare?”
    
    - “Perché si sono tolti il costume”
    
    - “Ah… e tu?”
    
    - “Sono un po’ in imbarazzo… e se lo avessi saputo forse non sarei venuta, già il topless è imbarazzante”
    
    - “Vabbeh, a me non dà fastidio, ma se vuoi andare via, inventiamo una scusa”
    
    - “No, non importa… è che mi hanno chiesto con insistenza di entrare in acqua e dovrei entrarci nuda”
    
    - “E…?”
    
    - “E… insomma è vero che tanto non c’è nessuno che mi conosce, ma…”
    
    - “A me non dà fastidio, se te la senti… vai tranquilla…”
    
    - “Sicuro?”
    
    - “Si amore mio, basta che non ti metti a fare la porcella col marito…”
    
    - “Scemo! Dai sbrigati che fa caldo e voglio la birretta…”
    
    La cosa mi eccitava parecchio, accelerai il passo ma tra andata e ritorno ci vollero almeno una ventina di minuti, se si aggiunge fatto poi che al chioschetto dovetti attendere almeno 10 minuti... poco prima di arrivare in spiaggia però mi resi conto che mi scappava una pipì tremenda. Lasciai il sentierino per addentrarmi qualche metro nella fitta vegetazione che separava il sentiero ...
    ... battuto dal mare ed evitare di dare spettacolo. Mi fermai, appoggiai lo zainetto con le birre e mi calai i boxer. Provai a spinge ma avevo il cazzo in leggerissima erezione e quando lui è così… non riesco a fare la pipì tanto velocemente… quindi aspettai e cercai di rilassarmi. Cominciai a pensare al lavoro, alle tasse da pagare, alla zia Ernesta… i boxer nel frattempo erano scesi alla caviglie e piano piano sentii che l’erezione si affievoliva e la pipì cominciava a zampillare, finalmente cominciavo a svuotarmi. Stavo proprio per finire con la più classica delle sgrollatine quando sentii un fruscio dietro di me, girai la testa e…
    
    “Ah, sei qui!”, era Monica, completamente nuda che si mise a un metro da me, si accucciò e cominciò anche lei a fare pipì… era in diagonale rispetto a me, mi dava le spalle ma girò la testa: “Ci siamo spogliati anche noi, come i due tedeschi, spero non ti dispiaccia…”, “No, non mi dispiace, va benissimo, è solo che…”, ero imbarazzatissimo. La vista di una donna che fa la pipì mi manda in estasi e la mia erezione stava riprendendo vigore. Per fortuna avevo praticamente finito. Non riuscivo a smettere di guardare le sue tette abbondanti, le areole scure e i capezzoli duri…
    
    Anche lei finì, si asciugò con un fazzolettino, si alzò e mi venne davanti. Mi fissò l’uccello e disse: “Non vieni in riva al mare?”
    
    d’istinto mi coprii con le mani il pisello che stava diventando durissimo:
    
    “Forse è meglio che aspetti un po’ che… Si insomma che calmi…”. ...
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