Una giornata speciale (parte 5): le massaggiatrici - Racconti Erotici

Una giornata speciale (parte 5): le massaggiatrici

... arancioni finemente lavorati con decori floreali dorati e chiusi con una larga fascia grigia cinta in vita, entrambe portavano al collo il segno di riconoscimento, una catenina d'oro come la sua con un pendaglio a forma di stellina. Erano tutte e due di corporatura minuta, le classiche ragazze orientali, magre, alte poco più di un metro e sessanta, con i capelli lungi neri lisci che scivolando dietro le spalle, il viso allungato con profondi occhi scuri a mandorla e labbra sottili evidenziate da un rossetto rosso vivo che si stagliavano su di una carnagione chiarissima.

«Noi siamo Lin e Mei, la signorina Sara ha fatto riservare una sala per lei, prego si accomodi» continuarono con tono pacato e gentile facendole cenno con la mano di seguirle.

Lisa non sapeva cosa rispondere, era impressionata di come Sara avesse organizzato per lei nel minimo dettaglio quella peccaminosa giornata, quindi rimase in silenzio e andò dietro alle due ragazze che leggere si muovevano con un fruscio d'abiti.

La condussero in una stanza attigua, era in penombra, illuminata da diverse candele aromatiche e da alcune lampade in cristallo di rocca poste ai quattro angoli, al centro, sul pavimento a listoni di legno chiaro, c'era un ampio tappeto azzurro di forma quadrata con dei ghirigori floreali blu beige e rossi, sopra di esso posizionato con millimetrica precisione un materassino per massaggi piuttosto spesso; nell'aria risuonava a basso volume una delicata e rilassante melodia ...

... orientale.

«Si metta pure in libertà, noi torniamo subito, può riporre lì sue cose» le dissero dolcemente uscendo dalla stanza ed indicando un mobiletto anch'esso in stile orientale laccato di rosso con due cassetti e con fini intagli sulle antine sottostanti, sopra al mobiletto erano riposti ben piegati degli asciugamani bianco candido ed alcune confezioni di oli profumati da massaggio.

Lisa che aveva ben poco addosso, dopo essersi slacciata i sandali, abbassò le spalline lasciando cadere a terra il vestitino rimanendo adornata solo con i gioielli donatagli da Sara ed il butt-plug ancora nel suo culetto. Si chinò, raccolse il vestito e dopo averlo ripiegato lo ripose con cura nell'armadietto, spinse poi i sandali anch'essi sotto l'armadietto. Rimase un attimo immobile, indecisa se tenere il butt-plug o meno, poi pensò che forse era il caso di toglierlo e così fece, lo tirò sentendo il suo buchetto allargarsi mentre la parte più ampia fuoriusciva poi lo appoggiò vicino al vestito. Il suo forellino ormai dilatato per ore da quell'oggetto era rimasto leggermente aperto e stranamente Lisa si sentiva vuota senza di esso. Aveva ancora i laccetti ai capezzoli, ma pensò che Sara avrebbe voluto che li tenesse vista la cura con cui Jessica li aveva confezionati. Prese due asiugamanini da sopra l'armadietto e si stese sul materassino. ne pose pudicamente uno sopra i grandi seni che a malapena li copriva ed uno all'altezza dell'inguine.

Il materassino era estremamente comodo, e complice la ...