Una giornata speciale (parte 5): le massaggiatrici - Racconti Erotici

Una giornata speciale (parte 5): le massaggiatrici

... le rispose con un «Offre la casa, anzi sono in debito per lo show...» e strizzandole l'occhiolino voltò velocemente lo sguardo verso lo sgabello dove era seduta e sul quale era ben visibile la chiazza di piacere che vi aveva lasciato qualche istante prima.

Un'altra vampata di calore avvolse il viso di Lisa per l'imbarazzo, rispose con un singhiozzato «Grazie mille» e letteralmente scappò via.

Aveva ancora il cuore in gola mentre camminava sul marciapiede, se già prima sentiva gli occhi dei passanti addosso per il sexy vestitino che indossava, ora dopo l'incidente occorso al bar si sentiva come se stesse attraversando la città completamente nuda, alla mercé di chiunque; nonostante la vergogna però la sua fica era ancora più calda e pulsante e sentiva gli umori che continuavano a scendere tra le cosce. Nella sua mente non riusciva più a capire se tra le emozioni che provava fosse più forte il senso di impotenza e mortificazione oppure la sottile ma penetrante soddisfazione di essere sfacciatamente sfrontata e provocante. Immersa nei suoi pensieri si accorse soltanto dopo alcuni minuti che il gruppetto di atleti che prima era seduto al bar la stava seguendo a distanza ammirandole la schiena nuda e il culo che faceva ondeggiare il corto vestitino ad ogni passo. Un'altra ondata di calore la pervase e il cuore accelerò battendole all'impazzata nel petto, voltò lo sguardo e affrettò il passo temendo che il gruppetto non avesse buone intenzioni nei suoi confronti, ma si ...

... ricredette poco dopo vedendo che erano assolutamente tranquilli e che la stavano semplicemente ammirando. L'eccitazione crebbe dentro di lei, rallentò il passo lasciandoli avvicinare un po' e quando furono a distanza tale da poterla osservarla per bene ma non raggiungerla, continuando a camminare sculettando sollevò il vestito sopra i fianchi mettendo bene in mostra le sue splendide forme. I ragazzi si bloccarono e rimasero a bocca aperta, Lisa compiaciuta li stuzzico ulteriormente fermandosi un istante e dopo aver divaricato un poco le gambe si chinò leggermente in avanti protendendo in alto il culetto tondo e sodo, le natiche si aprirono leggermente lasciando scorgere il butt-plug gioiello saldamente inserito nel suo buchetto e anche la fichetta liscia, dilatata e bagnatissima diede bella mostra di se. La cosa durò solo alcuni secondi, poi Lisa si ricoprì e proseguì nel suo cammino mentre i ragazzi rimasti imbambolati commentavano animatamente tra loro quello a cui avevano appena assistito.

Emozionata e confusa per come si era comportata, una quindicina di minuti dopo Lisa era giunta davanti al luogo dove di li a poco sarebbe stata coinvolta in un turbinio di peccaminosi giochi come aveva previsto per lei Sara.

Varcò la soglia del centro benessere, all'interno la temperatura era gradevolmente più fresca e nell'aria c'era un delicato dolce profumo, «Benvenuta signorina Lisa, la stavamo aspettando»; a salutarla erano due ragazze orientali vestite entrambe con dei kimono ...