Confessione e rammarico
Data: 21/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... interamente a pezzi nell’animo, a brandelli nella psiche e sfregiata nel corpo, intanto che cercavo di riassettare al meglio il mio scheggiato intelletto e il mio graffiato maltrattato corpo, con la vergogna che mi tartassava impossessandosi di me. Il giorno seguente, fui un grado di ascoltare Vito, dapprima tramite messaggi e dopo pure per mezzo del telefono, nel tempo in cui mia mamma uscì di casa, durante il tempo in cui sia Margherita che Teresa avevano già riferito e narrato là di fuori ogni cosa a chiunque. Che enorme imbarazzo, che fortissimo disagio che vivevo, perché pure Vito si trovava in instabile equilibrio tra la compassione, la premura, l’irritazione, per il continuo dileggio e per la perenne derisione.
Trascorsero diversi giorni e alla fine Teresa, con la giustificazione che gradiva da me ottenere illustrazioni e spiegazioni, su d’una disciplina scolastica che non padroneggiava bene e che non aveva ben afferrato al liceo, mia mamma insolitamente cavillosa, indisponente e sentenziosa qual era non si oppose né obiettò, lasciandoci placidamente studiare avviandosi verso Capo Rizzuto da sua sorella. A un tratto io mi sollevai per andare in bagno e Teresa mi seguì: la tenuta da espiazione non mi donava molta privatezza e in quel modo Teresa iniziò, da principio gentilmente a sfiorarmi le gambe, in seguito a lisciarmi le chiappe esponendomi nel mentre:
“Che roba, stento a crederci, tua mamma te le ha suonate parecchio l’altro ieri. Chissà quanto male ...
... hai patito, il tuo sedere è ancora rosso, e quante contusioni”, povera stella”.
Subito dopo rientrammo in camera e ci accomodammo sul mio talamo, io in verità non sapevo come comportarmi e che cosa eseguire, ero veramente confusa e a disagio, lo confesso, ma al tempo stesso briosamente accalorata e disinvoltamente aizzata da quelle inedite e originali attenzioni.
Teresa era più giovane di me, malgrado ciò appariva assai più pratica e ferrata di me. Di sorpresa mi baciò, io distinto mi tirai indietro e lei insistendo m’attiro a sé, riapparendo subito mielata e armoniosa, finché non ci baciammo con passione, anche se io ero perennemente stata sempre attratta e invaghita dai maschi. Quello che vivevo era un turbamento strano, una percezione inedita e bizzarra, Teresa in quel frangente tirò su la gonna cortissima e s’abbassò le mutandine esortandomi:
“Coraggio Rosa, su, bacia pure lei” – mostrandomi baldanzosa e sfrontata la sua pelosissima e odorosa fica.
“Scusami Teresa, ma non ci riesco” – mentre lei con uno sguardo scaltro e malpensante mi disse che avrebbe rivelato tutto a mia mamma, con le conseguenze che ne sarebbero scaturite, in mio sfavore ovviamente.
Io all’idea che potesse spifferarle tutto sbiancai in volto, paventando nuovamente le tremende e dolorose scudisciate e percosse che avrei ricevuto, tra critiche rimproveri e sgridate d’ogni sorta. Teresa, sorridendo, mi specificava con la mano la sua nerissima fica. Io, indugiando le diedi un bacio, poi ...