1. Nata schiava (III parte)


    Data: 14/01/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Asignoluc, Fonte: RaccontiMilu

    ... continuavo ad indossare. Sulla figa mi frustava solo per impressionare i suoi amici, più o meno suoi coetanei, che presero ad affollare la sua casa.
    
    Anche i suoi figli seppero di me ma presero la cosa senza dargli troppa importanza: “capricci del vecchio” dicevano. La figlia femmina era troppo presa dagli affari e si limitava a squadrarmi con indifferenza quando le comparivo davanti con i miei abitini da casa. Ed anche il maschio mi trattava come il “cane di casa”, accarezzandomi ogni tanto la figa o le mammelle come se accarezzasse la testa di un cane.
    
    Mi furono tagliati i capelli a spazzola. Sembravo ancora più giovane. La villetta del signore aveva una piccola piscina circondata da una siepe dove mi fu permesso di passare pomeriggi interi, nuda, a prendere il sole.
    
    Avevo fatto un cambiamento radicale dalla precedente esperienza ed ero decisamente più tranquilla. La cosa mi fece bene perché diventai ancora più bella, abbronzata e priva dei lividi che prima spesso esibivo.
    
    Saranno state le mie carezze o forse il destino, sta di fatto che il gennaio successivo il signore venne a mancare ed io mi trovai mio malgrado a far parte dell’eredità.
    
    I figli discussero tra di loro poi il maschio, mio nuovo padrone, mi disse: “Abbiamo deciso che ti terrò io. Mia cugina non sa che farsene di te e casomai ti userà come cameriera per qualche cena particolare. A dire la verità anch’io non so cosa farmene di te, ma qualcosa troveremo. Comunque io devo partire per gli Stati ...
    ... Uniti per lavoro e staro via circa un mese. Per questo periodo stai da mia cugina!”
    
    E cosi avvenne. Fui condotta a casa della signora, sposata e con due figli. Pensavo che, vista la situazione, sarei stata presentata come una collaboratrice domestica qualunque e che non avrei potuto indossare la mia solita divisa da animale da sesso. Ma mi sbagliavo profondamente.
    
    La signora mi porto a casa sua al guinzaglio e una volta arrivati mi fece vedere al marito.
    
    “Com’era quella storiella sulle tette… No, sulle mammelle? Facci un po’ sentire!” “… Ecco… sono stata addestrata a chiedere scusa per le mie… mammelle, signora…” “Falle vedere… Uhmm… Non mi sembrano per niente brutte!” Poi chiese al marito che mi guardava appena, “Tu cosa ne pensi?” “Cosa… Ah, si… Le tette… Mica male, per niente male…Peccato quei tatuaggi. Non la vedo prendere il sole in topless…” “Perché devi scusarti?” “Il mio padrone precedente diceva che era una grave colpa per un giocattolo sessuale come me non avere mammelle più grosse e voleva che mi umiliassi in questo modo…” Il discorso fine le ma comunque, qualche sera dopo, la signora mi costrinse a mostrare e scusarmi delle mie mammelle davanti ad alcuni suoi ospiti che servivo con il solito abitino che arrivava a meta natiche.
    
    Comunque quel primo giorno la signora mi diede le sue istruzioni. “Vestirai sempre allo stesso modo e sarai frustata tutti i giorni. Non perché la cosa mi piaccia o meno ma perché mio cugino mi ha chiesto di farlo. Sarai frustata ...