1. Nata schiava (III parte)


    Data: 14/01/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Asignoluc, Fonte: RaccontiMilu

    ... e punendomi se “l’incasso” risultava inferiore alle aspettative. Questo uso pero non piaceva molto al padrone che mi concesse sempre meno a mio cugino. Ero pero continuamente ricattata dalle tantissime fotografie e video che mio cugino aveva scattato e filmato delle mie prestazioni.
    
    Fortunatamente ottenne un ottimo impiego all’estero e mi lascio in pace, anche se insistette a lungo con il padrone per potermi portare con lui.
    
    Dopo tre anni e mezzo di dominazione anche il padrone si stanco un poco di avermi al suo servizio: credo che non sia come avere una bella ragazza pronta ad eseguire ogni desiderio con uno schiocco di dita per portare un uomo alla noia. Tutto diventa scontato; almeno cosi credo…
    
    Comunque sia il padrone s’innamoro di una donna sua coetanea e quindi decise di “alienarmi” dalle sue proprietà, anche se in seguito, come anche mio cugino, mi uso occasionalmente.
    
    Mi chiese se volevo venir liberata o se preferivo essere ceduta ad altri. Non sapevo sinceramente come rispondere. Anche in me stessa era avvenuto un cambiamento: dopo essere stata per anni usata e trattata peggio di un animale non capivo più cosa ero diventata. Essere dominata era sempre stata la mia fantasia e con il passare del tempo la sottomissione e l’ubbidienza si erano radicate in me talmente profondamente che eseguivo gli ordini come un automa. Non m’importava di mostrarmi nuda e d’umiliarmi davanti ad estranei: non dipendeva da me! Se mi ordinavano di mostrare la figa era ...
    ... naturale che eseguissi, era un ordine, non dipendeva da me. Cose che personalmente non mi sarei mai nemmeno sognata di fare erano invece naturali se mi venivano imposte. Mi resi anche conto che le sottomissioni che avevo sopportato non avevano ormai più nulla a che vedere con l’eccitazione sessuale. Quando venivo usata non avvertivo più la tensione erotica dei primi mesi. Ripensando a quello che avevo subito ed in quali modi lo avevo subito, dovetti ammettere con me stessa che non era solo la dominazione sessuale che mi aveva sempre attratto ma semplicemente l’essere dominata, e l’esserlo totalmente. Essere umiliata mi dava ogni volta la forza per superare la prova successiva. Il sopportare ogni capriccio che mi veniva imposto mi rendeva ogni volta più sottomessa. Amavo ubbidire; non per eccitarmi sessualmente o per dimostrare qualche cosa. Semplicemente ubbidire.
    
    Non so se in poche righe sono riuscita a trasmettere quello che decisi in una settimana di meditazioni comunque dissi al mio padrone che facesse di me quello che voleva: il fatto che mi vendesse, mi regalasse, mi buttasse su di un marciapiede non era cosa che mi riguardasse.
    
    “Bene”, disse lui, “Ho pensato a lungo e ho deciso che sarebbe un peccato che un animaletto ubbidiente come te andasse lasciata libera. Pero vedrò di darti ad un padrone che non ti faccia troppo male. Se ti dessi a tuo cugino ti rovinerebbe in pochi mesi…”
    
    Il nuovo padrone in questione lo conobbi poche settimane dopo. Era un signore molto ...
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