Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – settima parte
Data: 12/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... agli straordinari, non riuscirei ad andare avanti. Per cui, io ridurrò le ore di lavoro e tu spenderai i tuoi soldi per farmi andare in palestra, in modo che io possa farmi sempre più strafiga e tenermi bello stretto il mio uomo!”. Incredibile… adesso stavamo andando proprio oltre: voleva iscriversi in palestra con i miei soldi per rendersi sempre più strafiga per il suo ragazzo, oltre al fatto che la mia vita sessuale, fatta solo ed esclusivamente di seghe, si sarebbe ridotta a vedere lei che scopava sia dal vivo che su pc. Detto sinceramente, a me non importava proprio. In fondo, avevo scelto io questa vita. Probabilmente, come avevano detto Alessia e Linda, avevo il cervello inceppato e mi stavo autopunendo e flagellando, perché, purtroppo, negli anni della mia adolescenza non ero riuscito ad avere una fidanzatina o quantomeno ad avere la mia prima volta. Forse era così, ma sinceramente io non avevo proprio la forza mentale, come non ce l’ho ancora oggi, di provarci con un ragazza, perché io altri fallimenti non li avrei sopportati psicologicamente e, non sia mai fossi stato rifiutato di nuovo, sarei caduto davvero in depressione oppure avrei potuto fare di peggio. Ne ero convinto allora e ne sono convinto adesso, soprattutto perché ciò è corroborato dai fatti: L’AMORE ED IL SESSO NON SONO PER TUTTI e nella vita esistono le categorie. Esistono i tipi come Francesca, Linda, Alessia e Marco che sono dei vincenti e poi ci sono gli sfigati come me, il cui unico e vero ...
... destino è quello di farsi umiliare dai vincenti. Esistono, insomma, persone di serie A e persone di serie B, come d’altronde nel regno animale esistono gli alpha ed i beta. Io, per mia sfortuna, rientravo nella seconda di queste categorie. La padrona Francesca non era cattiva e, se pure lo era, aveva ragione di esserlo. Semplicemente lei mi stava mettendo al mio posto, mi stava modellando per quello che realmente ero sin da quando sono nato: uno sfigato verginello segaiolo buono a nulla con le donne. Era dura nel farlo? Forse, ma era la mia padrona e si sa che alla propria padrona si obbedisce e basta senza discutere e, a dirla tutta, su questo Francesca era anche molto morbida e, forse, era proprio questa sua delicatezza che mi induceva a sottomettermi con tutto me stesso, anche con la mia stessa vita, a lei, che era ormai diventata la mia unica ed inarrivabile dea. Dopo che Francesca ebbe posto queste regole, a cui io decisi senza esitare di sottostare, dissi: “Mia unica e bellissima padrona, le pagherò tutti i mesi di palestra che vorrà, finché lei non sia diventata ancora più divina da poter essere sicura di non perdere il suo uomo!”. La mia padrona, sentite queste parole, mi disse, dandomi una carezza: “sai… se sei disposto a fare anche questo, vuol dire che tu sei davvero MIO e che ormai mi appartieni totalmente con l’anima, il corpo, la mente ed anche la tua sessualità. Ormai ti sei totalmente annullato per me e ciò significa che la mia opera con te è compiuta. Adesso è ...