1. IL RITO


    Data: 10/01/2019, Categorie: Incesti Autore: Scribonia, Fonte: RaccontiMilu

    ... splendendo, come quello di sua mamma, alla luce danzante del fuoco.
    
    Dysa si avvicinò sorridendo dolcemente a suo figlio
    
    “ora sei un Anerak figlio mio”. Dicendo ciò si mise in ginocchio prendendo con entrambe le mani il pene di Ordak e, dopo un lento su e giù, introdusse il membro nella sua bocca iniziando a succhiarlo. Le mani lasciarono la presa andandosi a posizionare sulle gambe di suo figlio mentre la bocca prendeva sempre più possesso del pene
    
    “ooohhh mammmmaa !!” ansimò forse Ordak mentre sua madre lentamente era intenta a succhiargli il grande membro. Pur largo e lungo, ma Dysa sapeva come comportarsi: con un movimento muscolare della gola , andò sempre più avanti con la testa facendo scomparire il pene di suo figlio per pochi secondi nella sua bocca, per poi farlo riuscire e riprendere fiato
    
    “mmmaaaaa….oooo…Dèiii…aaaaahhhh….”
    
    “ti piace figlio mio?”
    
    “oh mamma sì…oh mamma mia certo che mi piace…”
    
    Dysa riprese a succhiare il pene di suo figlio, questa volta con ritmo molto più passionale ed incalzante. La sua testa si muoveva veloce come un leone delle caverne e forte come l’orso. Continuò ancora per un poco dando piacere a suo figlio usando la bocca, quando, staccatasi, si alzò in piedi
    
    “oh mamma continua per favore” disse Ordak ansimando. Dysa lo prese per mano
    
    “sdraiamoci, vieni figlio mio”
    
    “mamma mi sdraio io…” e detto ciò si sdraiò a pancia sua. Sua madre comprese. Si avvicinò al figlio che si era sdragliato, andando con la testa ...
    ... verso il pene succhiandoglielo un altro poco alternando anche poderose leccate lungo l’asta e giocando un poco con i testicoli. Dopodichè Dysa lasciò il pene con la bocca e si posizionò a cavalcioni sul figlio, posizionando il suo membro all’entrata della sua caverna materna
    
    “oh figlio…è…dovresti avere tu il bastone” disse ridendo “è…grosso”
    
    Ordak spinse un poco verso l’entrata di sua madre
    
    “mmmhhh figlio…ecco…aaaaaahhh”. Una volta entrato, Dysa iniziò a cavalcare , dapprima piano, poi poco più forte, poi con un grande e crescente vigore suo figlio che intanto le toccava i seni e le afferrava i fianchi. Dysa cavalcava possente Ordak mentre giocava la danza del fuoco su di lei. Il sudore di entrambi ora si mescolava agli unguenti sui loro corpi. Dysa cavalcava, saltava eretta per poi cavalcare solo con il bacino. Urlava di piacere accompagnata dai forti gemiti di Ordak. I corpi di madre e figlio ora erano l’una sopra l’altro: Dysa si accasciava su suo figlio abbracciandolo mentre lo stesso spingeva il pene più che poteva fra i gemiti di piacere di sua madre. Il ragazzo afferrava il sedere sodo di sua madre mentre con il bacino spingeva più che poteva. Nuovamente Dysa ritornò eretta. Ora si muoveva con pià calma gustando tutta la baldanza del pene di suo figlio facendo roteare il bacino sull’intimità di Ordak
    
    “aaaahhh mammaaa così…ooohh mamma sto per…” Dysa allora si tolse da sopra suo figlio
    
    “aspetta figlio, non arrivare ora…”
    
    “aaah mamma…”
    
    “calmo…”
    
    “sì ...
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