1. IL RITO


    Data: 10/01/2019, Categorie: Incesti Autore: Scribonia, Fonte: RaccontiMilu

    ... stagioni”
    
    “qualcosa non va?”
    
    “no niente” disse sospirando Dysa
    
    “due lune ed anche per Ordak sarà giunta l’ora di essere un Anerak vero e proprio” disse Asylet compiaciuta e sorridente
    
    “sì, già…è giunta l’ora”
    
    “e ciò ti preoccupa?”
    
    “no, è il nostro dovere di madri, no?”. Asylet cercò di rassicurare la sua amica…
    
    “mio figlio lo scorso inverno ha fatto il rito”
    
    “sì, lo so. E’ andata bene per te? Non te l’ho mai chiesto”
    
    “sì, anche perchè in quel momento sai che ciò che stai facendo è caro agli Dèi, e come tale è sacro”
    
    “certo” e dicendo ciò entrambe si passarono le mani sul volto come a gettarsi l’aria. Un segno simbolico quando si parlava delle loro divinità
    
    “non ti preoccupare, la fase iniziale spetta alla Madre ed è solo fatto di parole, come sai. Poi il resto avviene fra te e lui e nessuno vedrà”
    
    “mi racconti, se puoi, come andò per te lo scorso inverno?”. Asylet sorrise e prese le mani della sua amica
    
    “dopo le parole della Madre e dopo essere state cosparse di unguenti dalle altre donne, gli anziani fanno delle preghiere. Poi dopo una ragazza mi ha accompagnata all’interno della grotta, dove dietro la pelle d’orso che copriva l’entrata di una parte interna della caverna, c’era Adik, mio figlio”
    
    “come ti sentivi?”
    
    “Dysa, in quel momento ti senti un tutt’uno con gli Dèi, sai che quello che stai facendo è una cosa sacra, lo capirai fra poco non temere”
    
    “come andò?”
    
    “lui anche era unto, come me. Rimanemmo in silenzio, ...
    ... ci mettemmo sdraiati ficino al fuoco e dopo cominciammo…”
    
    “cominciaste…”
    
    “lo sai Dysa”
    
    “sì, già”. Asylet strinse le mani della sua amica
    
    “pochi giorni”
    
    “ma dopo il rito?”
    
    “cosa?”
    
    “lui ti…ha cercata ancora?”
    
    “se ti fercano ancora dopo il rito vuol dire che hai fatto cosa gradita agli Dèi, no? Naturalmente quando poi si uniranno con un’altra donna la madre si tira indietro”
    
    “certo, è per tutti così”
    
    “anche per quelle madri che, benedette ncora di più dagli Dèi, verranno cercate dopo il rito dai figli”.
    
    Le due donne si guardarono negli occhi. Silenzio fra di loro mentre la gioia della caccia conclusasi con successo ancora riecheggiava sotto I Grandi Monti Bianchi.
    
    GIORNI DOPO: IL RITO.
    
    I circa duecentocinquanta membri della tribù degli Anerak di buon mattino erano tutti riuniti nello spiazzo al ridosso dei boschi e sotto le loro montagne. La vallata era silente; solo gli uccelli e gli ululati dei lupi lontani si potevano udire. La natura parlava, viveva tutta attorno a loro. A metà spiazzo due grandi corna di adlaki erano state poste come colonne, come accadeva ogni anno per il “rito degli Dèi”, e fra le stesse la Madre degli Anerak attendeva silente i tre “figli” che sarebbero quel giorno divenuti a tutti gli effetti membri integranti della tribù. I sette anziani della tribù, uno per ogni suddivisione interna del popolo stesso, erano in cerchio attorno alla Madre, con i loro bastoni decorati e le immagini di animali impresse sui loro ...
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